Giorgia Meloni ha prestato giuramento come nuovo primo ministro italiano sabato.
La Meloni, 45 anni, è la prima donna premier del Paese, ma anche il primo capo di governo di origini di destra.
Il suo partito “Fratelli d’Italia” ha ottenuto la maggioranza alle elezioni del 25 settembre e Meloni ha prestato giuramento sabato alla presenza del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, mentre il giorno prima aveva annunciato la composizione del suo governo.
La coalizione di governo di Giorgia Meloni è composta dalla destra leghista Matteo Salvini e dal conservatore Forza Italia dell’ex premier Silvio Berlusconi.
Per quanto riguarda i membri della struttura di governo, spicca l’ex presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che è stato ministro degli Esteri. Tajani e Salvini diventeranno anche vicepremier, mentre Salvini diventerà anche ministro delle infrastrutture.
Il ministro della Difesa è l’imprenditore e politico Guido Crosetto, uno dei fondatori e per un breve periodo presidente del partito georgiano della Meloni. Il ministero dell’Interno è stato rilevato dall’ex prefetto Matteo Piandendozzi.
In totale, la squadra di governo è composta dal primo ministro, 24 ministri e un viceministro oltre al primo ministro. Sei ministri sono donne, nove dei “Fratelli d’Italia”, cinque della Lega, cinque di Forza Italia e cinque dei tecnocrati.
Prima della cerimonia di giuramento, il nuovo Presidente del Consiglio ha avuto un breve colloquio con il Presidente Mattarella. Nelle sale del palazzo presidenziale italiano erano presenti anche i parenti dei membri del nuovo governo. Tra loro, i coniugi Meloni e il giornalista del Gruppo Berlusconi Andrea Jabruno con la figlia Ginevra di sei anni, mentre Matteo Salvini è andato al Quirinale con la collega Francesca e i loro due figli.
Tutti i ministri hanno promesso che sarebbero stati “fedeli alla Repubblica sovrana, che avrebbero rispettato fedelmente la legge e la Costituzione e che avrebbero svolto i loro doveri nel migliore interesse della nazione”.
La Meloni è sembrata commossa, mentre per qualche secondo la penna è scivolata dalle mani di Matteo Salvini. In particolare quel giorno e la piccola “sardam” del nuovo ministro degli Esteri durante il giuramento.
La cerimonia di accettazione della consegna, con Mario Draghi che consegnerà le tradizionali “campane” al suo successore, è prevista domenica mattina presso il palazzo del governo, Palazzo Kitzi. Il nuovo gabinetto si riunirà alle 12:00 e in quella riunione verranno probabilmente prese decisioni in merito al particolare periodo di crisi energetica e finanziaria che sta attraversando anche l’Italia.
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