È salito a 61 il bilancio delle vittime di un naufragio con migranti al largo delle coste del sud Italia, hanno annunciato oggi le autorità italiane.
Manuela Cura, un funzionario dell’autorità regionale, ha detto a Reuters che un altro corpo è stato trovato in mare. Ieri mattina un’imbarcazione di legno che trasportava migranti diretti in Europa si è schiantata contro gli scogli nei pressi di Stecato di Cutro, località balneare della costa orientale calabrese.
Almeno 20 sopravvissuti sono in cura, di cui uno in terapia intensiva. Si pensa che i restanti rifugiati siano fuggiti dall’Iran e dall’Afghanistan.
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Le vittime erano tutti bambini
“Sfortunatamente, tutti i bambini compresi quelli scomparsi o trovati morti sulla spiaggia”, ha detto un volontario di Red, aggiungendo:
Tra i morti sono stati segnalati un bambino e due gemelli. I soccorritori hanno detto che due sopravvissuti maschi hanno cercato di salvare i bambini tenendo la testa sopra le onde, ma alla fine hanno fallito.
Un 16enne ha visto la sorella di 28 anni raggiungere la spiaggia ma poi è finita. “Non ha ancora trovato il coraggio di dirlo ai suoi genitori”, secondo Medici Senza Frontiere. Un altro ragazzo di 12 anni dell’Afghanistan ha perso tutta la sua famiglia, inclusi quattro fratelli.
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