Sabato, in Italia, più di 1.000 barconi di migranti sono arrivati sulla costa mediterranea. In serata, una nave con 487 persone ha raggiunto la città portuale di Crotone, in Calabria, nel sud del Paese, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Ansa. La Guardia Costiera ha scortato la nave in porto. In mattinata, le navi della guardia costiera hanno portato un totale di 584 migranti nella città portuale di Reggio Calabria. La gente era precedentemente scesa da barche sovraffollate in mare.
A causa delle difficili condizioni meteorologiche e del gran numero di persone, l’operazione è stata “estremamente complicata”, hanno detto le autorità. Centinaia di migranti galleggiano ancora in mare su barche che in realtà non sono idonee alla navigazione.
Il ministero dell’Interno italiano conta diverse migliaia di barconi di migranti arrivati sulla terraferma o sull’isola di Lampedusa negli ultimi giorni. A partire da giovedì sera, dall’inizio dell’anno erano stati registrati più di 15.800 migranti. Nei due anni precedenti erano circa 6000 a questo punto.
Manifestazioni in Calabria contro la morte nel Mediterraneo
Nella città di Steccato di Cutro in Calabria, quasi due settimane dopo un catastrofico naufragio che ha ucciso decine di persone al largo delle coste dell’Italia meridionale, migliaia di persone hanno manifestato contro la morte nel Mediterraneo. Sabato circa 5.000 manifestanti hanno preso parte al corteo, ha riferito l’agenzia di stampa Ansa. La manifestazione si è conclusa con un minuto di silenzio sulla spiaggia cittadina, dove sono stati lavati i corpi.
Vari club e movimenti si sono uniti alla protesta in segno di solidarietà. Come si vede nella foto, i manifestanti hanno deposto ghirlande e fiori e innalzato croci ricavate dal relitto di una barca di legno distrutta. Sugli striscioni si chiede un’azione concreta per prevenire tali incidenti. “Smettila di morire subito in mare” si leggeva su un manifesto, per esempio.
Nel frattempo, sabato i servizi di emergenza hanno trovato altri tre corpi nelle acque al largo di Steccato di Cutro. I resti sono di due bambini e un adulto. Il bilancio delle vittime è ora salito a 76, ha confermato su richiesta il comandante dei carabinieri. Mancano ancora più persone; circa 80 persone sono sopravvissute allo schianto. La guardia costiera italiana è stata pesantemente criticata nei giorni scorsi perché inizialmente non è salita a bordo con più di 150 migranti in aiuto.
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