Il rivenditore deve sostituire il segno. La legge antifumo introduce nuovi obblighi, avverte ČOI

“Divieto di vendita di bevande alcoliche e tabacchi ai minori di 18 anni” come iscrizione non è più sufficiente. Gli esperti di marketing devono inserire testi più lunghi rispetto a prima. Per evitare che occupi più spazio, la dimensione minima del carattere è ora di due centimetri invece dei precedenti cinque centimetri.

Praga – Il commerciante deve adempiere ad altri obblighi relativi al “segno” nel negozio. Dalla fine di maggio di quest’anno, la cosiddetta legge antifumo ha notevolmente esteso il testo del cartello che mette in guardia contro la vendita di determinati prodotti ai minori di 18 anni. Ha attirato l’attenzione su di esso Ispezione commerciale ceca (COI).

Fino ad ora è sufficiente il testo “Divieto di vendita di bevande alcoliche e prodotti del tabacco ai minori di 18 anni” con caratteri di almeno cinque centimetri. Nei luoghi in cui oltre ai tabacchi vengono venduti anche i coadiuvanti del fumo, i prodotti erboristici destinati al fumo e le sigarette elettroniche, dal 31 maggio è necessario dichiarare anche un severo divieto di questi articoli.

“Quindi non è sufficiente affermare semplicemente che la vendita di ‘prodotti del tabacco’ è vietata, come era il caso in base alla vecchia legge in vigore fino al 30 maggio”, ha affermato il portavoce di ČOI Jiří Fröhlich.

Poiché le nuove iscrizioni possono essere molto più lunghe delle precedenti, è sufficiente una dimensione minima del carattere di due centimetri invece dei precedenti cinque. “Gli altri requisiti del testo di divieto non sono cambiati: cioè, devono essere chiaramente visibili ai consumatori, scritti in ceco, con lettere nere su sfondo bianco”, ha aggiunto Fröhlich.

“C’è una sanzione di 10.000 corone per il mancato rispetto di questo obbligo di informazione. Non ci siamo ancora avvicinati perché stiamo ancora dando ai datori di lavoro il tempo di attuare questi cambiamenti al loro posto”, ha detto un portavoce di ČOI. Tuttavia, secondo quanto rilevato dagli ispettori, si riscontra generalmente che gli imprenditori non hanno adempiuto ai nuovi obblighi.

Il testo attuale del divieto di vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni non è cambiato rispetto a prima, a parte la riduzione della dimensione minima richiesta dei caratteri a due centimetri.

Il lancio del registro elettronico delle vendite (TEE) ha portato un’altra novità in merito alle iscrizioni obbligatorie per gli imprenditori: l’Amministrazione Finanziaria può imporre una sanzione fino a 50.000 corone se manca in un luogo visibile presso una sede di attività il seguente testo: “Secondo al Sales Record Act, i venditori sono tenuti a rilasciare un contrassegno di vendita ringraziando l’acquirente. Allo stesso tempo è obbligatorio registrare online le vendite ricevute presso l’amministrazione fiscale; in caso di guasto tecnico, entro 48 ore al massimo .”

Nei primi sei mesi dall’avvio del TEE, l’Amministrazione Finanziaria ha rilevato 640 casi di comunicazione di informazioni mancanti. Un imprenditore dovrebbe anche avere un segno relativo ai registri delle vendite sul suo sito Web se offre beni o servizi lì.

Tonio Vecellio

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