Il governo italiano si prepara a reprimere la maternità surrogata, che secondo la proposta di legge dovrebbe essere illegale in futuro anche se il bambino nasce da una coppia italiana da una madre all’estero. I critici affermano che le nuove regole si rivolgono principalmente alle coppie gay.
Il governo del premier Giorgia Meloni vuole incoraggiare la maternità surrogata a essere considerata un reato anche se il bambino nasce in un paese straniero dove la procedura è legale. “Vogliamo fermare il traffico di bambini nati con l’aiuto di madri surrogate”, ha detto il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. “I bambini nascono quando ci sono madri e padri. La maternità surrogata è disgustosa e dovrebbe essere bollata come un crimine internazionale”, ha detto il capo della coalizione Lega e ministro dei Trasporti Matteo Salvini.
L’opposizione e gli attivisti per i diritti LGBT+ affermano che le leggi più severe violano il diritto internazionale e si rivolgono principalmente alle coppie gay. “La criminalizzazione di pratiche legali e rigidamente regolamentate in paesi che non possono essere definiti paesi sottosviluppati sarà problematica dal punto di vista giuridico internazionale”, ha affermato Alessia Crocini, responsabile dell’organizzazione Famiglie Arcobaleno, che rappresenta le coppie di genitori Omosessuale.
La maternità surrogata è illegale in Italia e comporta una pena detentiva da tre mesi a due anni e una multa da 600.000 a un milione di euro (da 14 a 24 milioni di corone).
Il premier Meloni afferma di rifiutare “l’ideologia gender” e la “lobby LGBT”. Il suo governo sta anche risolvendo controversie con diversi municipi sulla registrazione dei bambini con genitori dello stesso sesso. Il governo insiste sul fatto che tale registrazione è impossibile ai sensi della legge attuale.
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