Rivelazioni storiche scioccanti e scioccanti sono state fatte ieri dal governatore regionale della Macedonia occidentale Tuan Giorgos Kasapidis durante la riunione del Consiglio regionale.
Ritrovati in Italia i piani mancanti del ponte alto serbo sul lago Polyphytos! (vedi la relazione dettagliata di ieri di PTOLEMAIO)
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Infatti, ha accompagnato questa importantissima rivelazione con parole cariche di emozione e di portata nazionale, facendo la seguente importante dichiarazione: “Salviamo l’orgoglio perduto della Regione e del Paese, rimettiamo ordine e ripristiniamo l’onore perduto”!
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Come capisci, tali rivelazioni non possono passare così, inosservate e non affrontate, almeno da noi, ed è per questo che abbiamo approfondito la questione e siamo lieti di offrirti informazioni aggiuntive e inequivocabili in grado di spiegare completamente la questione. .
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Infatti gli italiani che dal 1941 al 1943 furono uno dei tre eserciti occupanti il territorio greco, dopo essersi arresi agli Alleati e durante la loro partenza dalla Grecia, adottarono anche il piano serbo del Ponte Alto.
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Tuttavia, sorgono due domande ragionevoli che devono essere risolte.
Domanda uno: è possibile che nel 1943 esistesse un progetto per il Ponte, costruito nel 1972 e inaugurato nel 1975?
La risposta è certa, il che si spiega con il fatto indiscutibile che in Grecia non sono stati realizzati grandi e seri progetti prima che fossero trascorsi trenta, quaranta o cinquant’anni. Naturalmente alcuni non si materializzano mai. Quindi il fatto che il piano risalga al 1943 non dovrebbe sorprenderci.
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Seconda domanda: perché gli italiani hanno portato con sé il piano e non gli altri?
L’hanno preso perché dopo il loro fallimento sul fronte albanese ci hanno visto e hanno voluto riavere il loro sangue, credendo che così ci avrebbero reso le cose difficili, privandoci della possibilità di realizzare un progetto così grande. Probabilmente è sfuggito loro il fatto che ci prendiamo cura di noi stessi sempre e per sempre.
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Questa è stata la dichiarazione del signor Kasapidis “Salviamo l’orgoglio perduto della Regione e del Paese, rimettiamo ordine e ripristiniamo l’onore perduto”!
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Perché non è cosa da poco, o da poco, recuperare una cosa così importante come un progetto ponte, da un paese straniero dopo ottant’anni. (ss non hai visto che fine ha fatto la scultura del Partenone?) In questo modo riacquisti “l’orgoglio perduto”, ma anche “l’onore perduto”.
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Fin qui tutto bene, ma abbiamo due domande ugualmente importanti.
Terza domanda: se i progetti sono andati perduti in Italia, come è stato costruito il ponte?
Grazie al talento insuperabile e inesauribile degli artigiani greci e alla loro forte memoria. Qualcuno che aveva visto i piani del 1943 li ha ricordati e quando è arrivato il momento di costruire il ponte, lo hanno ridisegnato. Tuttavia, poiché questa è una mente e le cose possono andare storte, sembra che alcuni dettagli del piano originale siano sfuggiti ed è per questo che sono sorti alcuni piccoli problemi lungo il percorso…
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Quarta domanda: Dove hanno scoperto il Governatore ei suoi colleghi dov’era il progetto del ponte?
Ma, ha raccontato l’uomo al Consiglio regionale, ha raccontato come “Il ponte ci ha parlato e noi abbiamo ascoltato…”
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Significa che la posizione del piano è nota al Ponte stesso e lui la rivela! Ma perché l’aveva tenuto segreto per così tanti anni? Sconosciuto… Forse, ancora una volta, non lo tenne segreto, lo disse ma nelle orecchie di chi non ascoltava.
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Se quest’ultimo è vero, il che è molto probabile, allora il signor Kasapidis ha ragione nell’accusare il primo di non aver fatto nulla per trent’anni.
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Cosa possono fare? Ma qualunque cosa sia. Per sintonizzarsi e ascoltare il bridge… Che prestino attenzione e, soprattutto, ascoltino!
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