La morte improvvisa dello scrittore Milovan Danojlić ha rattristato tutti i devoti della parola scritta. I creatori di enigmi e cruciverba sono molto tristi. Perché loro? Ebbene, perché Danojlić, oltre a tutta la sua creatività intellettuale, professorale e filosofica, apprezzava i cruciverba e si prendeva il tempo per comporre lui stesso i cruciverba, fin dai tempi del liceo, quando nel 1952 pubblicò il suo primo puzzle su un giornale “Enigma” e IKS (rivista di puzzle di Belgrado).
Una volta ha ammesso al cronista di questo indovinello che amava tutte le parole, comprese quelle incrociate. Pur menzionando tutte le sue attività scritte, i cronisti moderni omettono il fatto che nel 2005 Milovan Danojlić ha pubblicato un libro di cruciverba (quadrati magici) chiamato “Giochi di parole”. Nell’opuscolo, spiega perché è stato anche coinvolto nella creazione di personaggi magici:
“È meglio giocare con le parole che con le cose, o, ci mancherebbe, con la vita di qualcun altro.”
Per riempire il vuoto estenuante in attesa di addormentarsi, per ingannare la vigilanza la cui durata è imprevedibile, per ammazzare il tempo che è caduto dall’articolazione, mi sono lasciato andare per molti anni alla crudele indolenza chiamata incrociare le parole.
Oggi sorge una seria domanda se la “pigrizia” sia un cruciverba, inventare indovinelli, indovinelli, anagrammi, se oggi non esiste un giornale scritto che non pubblichi cruciverba e qualche altro indovinello.
Il Lazarus Saturday 2005 nella sua città natale Ivanovci, Milovan Danojlić ha scritto: “In passato, i puzzle erano il passatempo preferito degli scrittori serbi”. Milorad Pavić ce lo racconta nel suo libro ‘Storia della letteratura barocca’. È noto che molti dei nostri scrittori, da Petr Petrović Njegoš, Jovan Jovanović Zmaj, Branislav Nušić, Desanka Maksimović, Dobrica Erić e Milovan Danojlić, si sono presi il tempo di incrociare le parole, e non solo di arricchirle con opere di pensiero, quindi non sorprende che possieda ‘Trouble with Words’.”
Con le loro opere enigmatiche, gli scrittori dimostrano che gli enigmi non sono “sciocchezze”, ma speciali opere della mente degne di attenzione pubblica, oltre che gli enigmi sono “giornalismo aperto”, come disse Petar.Stojanović, il primo editore de “Il giornale” Enigma”, una volta svelato di aver compiuto 70 anni, come pochi giornali a contenuto divertente, sia nel nostro Paese che nel mondo.
Per tutto questo, è importante sapere che Milovan Danojlić ha dato un contributo significativo alla reputazione e all’importanza della creatività arcana con il suo “Gioco di parole”.
Jovan Vukovic,
Nova Pavova
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