Giappone e Gran Bretagna approfondiscono i loro legami

In vista del vertice del G7 a Hiroshima, il Giappone e il Regno Unito hanno concordato di rafforzare i loro legami in settori quali la sicurezza, il commercio e la tecnologia. rafforzare. I due paesi hanno confermato la loro determinazione a mantenere l’ordine internazionale nella regione indo-pacifica.

L’approfondimento di ciò che i due paesi chiamano “partenariato strategico globale” si inserisce nel contesto di un maggiore impegno del Regno Unito nella regione indo-pacifica negli ultimi anni.

Il Giappone e il Regno Unito condividono le preoccupazioni per la situazione nei mari cinesi orientali e meridionali

La Gran Bretagna ha schierato la portaerei della Royal Navy Queen Elizabeth in Giappone nel 2021 e aderirà all’accordo di libero scambio TPP, che include anche Giappone e Australia.

Nell’accordo, i due paesi hanno espresso seria preoccupazione per la situazione nel Mar Cinese Orientale e Meridionale, dove Pechino ha riaffermato le sue rivendicazioni territoriali, comprese le isole Senkaku controllate dai giapponesi.

Hanno anche invitato la Cina a comportarsi in modo responsabile come membro della comunità internazionale e si sono fortemente opposti a qualsiasi tentativo unilaterale di usare la forza per cambiare lo status quo, apparentemente pensando a Taiwan. La Cina considera l’isola autonoma come il suo territorio.

Cooperazione delle SDF con le forze armate britanniche

Citando un accordo di cooperazione nel settore della difesa per facilitare esercitazioni militari congiunte, Giappone e Gran Bretagna hanno affermato che lavoreranno per migliorare l’interoperabilità tra le forze di autodifesa giapponesi e le truppe britanniche.

A gennaio, i due paesi hanno firmato un accordo sull’accesso reciproco alle armi, che stabilisce le regole per il trasporto di armi durante esercitazioni congiunte o operazioni di soccorso in caso di calamità in altri paesi. A dicembre, Giappone, Gran Bretagna e Italia hanno annunciato l’intenzione di sviluppare congiuntamente un jet da combattimento di nuova generazione entro il 2035.

Marinella Fontana

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