Germania, Francia e Italia vogliono collaborare più strettamente nell’approvvigionamento di materie prime vitali. Per raggiungere questo obiettivo, i tre paesi dell’UE hanno istituito un gruppo di lavoro che si concentrerà, tra le altre cose, sul riciclaggio delle materie prime. Lo hanno concordato lunedì a Berlino il ministro federale dell’Economia Robert Habeck (Verdi) e i suoi omologhi francese e italiano Bruno Le Maire e Adolfo Urso.
“In particolare, vogliamo collaborare più strettamente nei settori dell’estrazione e della lavorazione delle materie prime e promuovere insieme l’economia circolare”, ha affermato Habeck. Il politico verde, insieme ai suoi partner, vuole anche sostenere meglio le aziende nei loro sforzi per garantire un approvvigionamento sostenibile di materie prime.
Nell’ambito dei negoziati in corso a livello europeo su questo tema, i ministri hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui chiedono, tra l’altro, di concordare obiettivi per l’estrazione, la lavorazione e il riciclaggio delle materie prime strategiche. Inoltre, è necessario stabilire anche standard ambientali e sociali ambiziosi.
“Una migliore diversificazione delle forniture di materie prime è garanzia di sicurezza economica”, ha affermato Habeck. Una più stretta collaborazione nel settore delle materie prime garantisce anche la sicurezza economica. Secondo Le Maire occorre discutere sullo stoccaggio e sugli acquisti comuni. Urso ha sottolineato: “Italia, Germania e Francia sono una parte importante dell’economia dell’Ue e condividono catene del valore in molti settori”.
I politici conservatori italiani di destra hanno dichiarato in una conferenza stampa che non vogliono dipendere dalla Cina per le materie prime vitali. Ulteriori incontri sono previsti a Roma sulle tecnologie digitali ea Parigi sulle tecnologie rispettose dell’ambiente.
Inoltre, l’elenco delle materie prime essenziali verrà ampliato per includere l’alluminio metallico. Associazioni industriali come Eurometaux e WV Metalle hanno subito criticato questo aspetto.
La Commissione UE aveva annunciato a marzo di voler rafforzare il riciclaggio e abbreviare le procedure di approvazione. A fine giugno il Consiglio federale tedesco ha poi adottato la “Legge sulle materie prime critiche” proposta in primavera dalla Commissione UE. La Camera degli Stati ha accolto con favore il progetto dell’UE volto a diversificare le importazioni e rafforzare le catene del valore europee. Il Consiglio federale continua tuttavia a vedere la necessità di modificare le proposte dell’UE per procedure di autorizzazione più rapide ed efficienti per la lavorazione o il riciclaggio delle materie prime. (Rapporto proprio/dpa)
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