Festival di San Remo: quando la scena musicale diventa politica

Stato: 02/10/2023 09:31

In realtà il Festival di Sanremo in Italia è tutto incentrato sulla musica. Quest’anno, però, ai successi italiani si mescolano chiare dichiarazioni politiche. E anche il governo sta ascoltando.

Sfarzo, glitter, glamour e musica che cerca di adulare le tue orecchie. E tutto questo con una valutazione record. Tutto è come al solito al Festival di Sanremo, a quanto pare. In effetti, quest’anno le cose sono molto diverse nella celebrazione della musica popolare italiana, che è stata a lungo sinonimo di banali successi italo.

Perché quest’anno il festival si presenta come una sorta di santuario nazionale per tanti italiani cattivi, ribelli e politici.

Un inno alla Costituzione e libertà di parola

Roberto Benigni ha dettato la rotta. Il comico e premio Oscar ha utilizzato il suo monologo di apertura della première come un complimento alla Costituzione democratica italiana – e una dichiarazione d’amore per l’Articolo 21, che stabilisce il diritto alla libera espressione. «Non potete immaginare quanto amo questo articolo», ha detto con l’entusiasmo tipico di Benigni: «Perché prima di questa Costituzione, in vent’anni di fascismo, non si poteva pensare liberamente». Allora non si poteva nemmeno organizzare il Festival di Sanremo. L’articolo 21 della Costituzione libera l’Italia dall’obbligo di avere paura.

Il presidente italiano Sergio Mattarella, che è a Sanremo per la prima volta e il cui padre ha contribuito a scrivere la costituzione, ha annuito d’accordo.

Il quotidiano “La Repubblica” scriveva il giorno dopo: L’opposizione più felice ma anche più decisa al governo di destra del presidente del Consiglio Giorgia Meloni è venuta dal Festival di Sanremo.

Sostiene la libertà di espressione: anche il premio Oscar Roberto Benigni è stato molto politico nel suo elogio.

Attacco violentato al ministro

Il secondo giorno, il rapper più famoso d’Italia, Fedez, è salito sul palco per difendere la sua collega gay Rosa Chemical e attaccare i rappresentanti del governo nel rappare:

Quando Rosa Chimica andò a Sanremo scoppiò una lite. Forse era meglio il sottosegretario che si spacciava per Hitler.

Un’allusione al sottosegretario ai Trasporti Meloni Galeazzo Bignami, che si fotografò nel 2005 a 30 anni per un addio al celibato in divisa nazista con svastica. Alla fine del suo rap freestyle, Fedez ha strappato una foto del sottosegretario sul palco, davanti agli occhi di più di dieci milioni di italiani. Quella notte Sanremo ottenne il punteggio più alto, superiore al 62%.

Salvini potrebbe cambiare

Il vice primo ministro italiano Matteo Salvini ha detto che non gli piaceva il fatto che Sanremo mostrasse contenuti che non avevano posto in un festival musicale.

Il moderatore di Sanremo Amadeus ha reagito alle critiche di Salvini in conferenza stampa con un’alzata di spalle e ha raccomandato di cambiare programma televisivo. “Non guardare Sanremo è sufficiente”, ha detto Amadeus. Se Salvini vuole vedere un altro film, lo rispetta.

Con un nuovo moderatore le cose cambiano

La svolta politica nel carattere di Sanremo ha molto a che fare con il moderatore Amadeus. Il suo vero nome è Amedeo Sebastiani e in qualità di moderatore, come si usa nei festival, è anche direttore artistico. Per molto tempo gli italiani lo conoscevano solo come innocuo moderatore di intrattenimento per un pomeriggio di sciarade alla RAI. Da quando ha assunto la direzione del festival quattro anni fa, l’affabile Amadeus è diventato sempre più un difensore della tolleranza e della libertà di espressione.

Quest’anno, Amadeus ha portato al suo fianco, una notte, come sua assistente, la giocatrice di pallavolo italiana Paola Egonu, vittima di attacchi razzisti nello sport. Nella serata di apertura, l’influencer (e moglie di Fedez) Chiara Ferragni era al suo fianco. Ha letto un manifesto sul rispetto del corpo delle donne e ha invitato tutte le ragazze ad accettarsi per come sono.

Tutto questo è avvenuto al Festival di Sanremo che, nonostante tutta l’ostinazione politica, rimane la musica tradizionale dell’anno. Dopo le prime tre giornate, Marco Mengoni guida la classifica con “Due Vite”, una canzone dal sapore italo.

Basilio Montalto

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