Dior schiavizza i dipendenti: turni di 24 ore, dormire in fabbrica, nessun riposo e salari senza senso.

I dipendenti lavorano in condizioni disumane per salari assolutamente ridicoli, il tutto sotto l’etichetta del “Made in Italy”.

Secondo un atto giudiziario di 34 pagine, alcuni lavoratori, molti dei quali arrivati ​​in Italia illegalmente, sono stati costretti a dormire in fabbrica. Ciò consente loro di produrre continuamente per Dior. La maggior parte di loro non ha un vero e proprio contratto di lavoro. I dipendenti vivono e lavorano in “condizioni igienico-sanitarie che scendono al di sotto dei requisiti minimi per un approccio etico”. ha detto nei documenti del tribunale.

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Le attrezzature di sicurezza negli impianti di produzione sono state rimosse con la forza per poter svolgere il lavoro più rapidamente. Niente vacanze, vacanze, vacanze. La produzione è andata avanti senza interruzioni. Due subappaltatori Dior provenienti dalla Cina erano responsabili dello sfruttamento.

Queste condizioni disumane portano enormi profitti all’azienda. In alcuni casi, l’azienda ha prodotto borse per 53 euro (1.335 corone), ma il prezzo per i consumatori è aumentato di 51 volte arrivando a 2.700 euro (68.000 corone). Le aziende rispettabili pagano sempre per brand, idee, design e pubblicità. Ma resta la domanda su come sia possibile che una borsa che costa 2.700 euro (68.000 corone) in realtà costi solo circa 53 euro (1.335 corone).

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Se lo è chiesto anche Fabio Roia, presidente del tribunale di Milano che segue le indagini sul caso, e si è affrettato ad aggiungere: “Queste domande devono porsi i brand”. Le vendite di Dior sono straordinarie: nel 2023 raggiungeranno gli 86 miliardi di euro (CZK), più di prima.

La Bild ha chiesto a Dior come si sia verificata questa differenza significativa nei costi e nelle vendite e cosa avrebbe fatto in futuro per proteggere meglio i dipendenti. Nessuno ha risposto finché l’articolo non è stato pubblicato.

Dior non è un caso isolato. Un caso simile era stato trattato in aprile, ma riguardava il marchio di lusso Armani. Anche qui ci sono problemi con i fornitori, e anche qui le borse vengono prodotte a prezzi bassi e vendute ai consumatori per quasi 2.000 euro (50.000 CZK).

Dior fa parte del gruppo LVMH (che comprende Moët & Chandon e Louis Vuitton).

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Tonio Vecellio

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