Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha annunciato stasera l’uscita dal Movimento Cinque Stelle.
Parlando ai giornalisti in un albergo di Roma, Di Maio ha sottolineato che il movimento “cinque stelle”, con il quale è stato eletto due volte deputato, ha causato una serie di problemi al governo di Mario Draghi nell’ultima legislatura.
Allo stesso tempo, ha aggiunto di aver ricevuto una serie di attacchi personali e che i Cinque Stelle hanno preso posizioni poco chiare su importanti questioni di politica estera, a cominciare dalla questione Ucraina. “In questa fase storica dobbiamo sostenere i valori europei e atlantici. Allo stesso tempo, riconosciamo che alcune delle nostre posizioni in passato erano sbagliate“, ha detto il ministro degli Esteri italiano.
“La pandemia del coronavirus e la guerra ci chiedono senso di responsabilità. Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi“, ha sottolineato Di Maio, secondo il quale “gli interessi e il bene dell’Italia vengono sempre al primo posto”.
Si accomodi @ItaliaMFA ha incontrato il ministro degli Esteri del governo dell’Unità nazionale libica Najla Al-Mangush. Un’altra occasione per invitare il partito a trovare una soluzione allo stallo politico-istituzionale attuale in Libia. Secondo i documenti prioritari in Italia. pic.twitter.com/tbfaVHUT8p
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 16 giugno 2022
Di Maio ha inoltre affermato che “da oggi inizia un nuovo percorso, con idee concrete, con l’impiego di capacità, talenti e fede nella verità”. Ha fatto riferimento anche alla sua collaborazione con Mario Draghi, sottolineando: “Il nostro primo ministro è motivo di orgoglio e lo sosterremo con idee, onestà e duro lavoro».
Secondo gli analisti politici Di Maio sarà seguito da una cinquantina di deputati e senatori”cinque stelle“, con la formazione – in una prima fase – di un nuovo gruppo al Parlamento romano e poi, eventualmente, al Senato.
Allo stesso tempo, come riportato dalla rete televisiva italiana La 7, l’obiettivo di Di Maio è quello di creare una nuova forza politica centrista che potrebbe chiamarsi “Insieme per il futuro”, lavorando insieme a sindaci come Bepe Sala di Milano e Dario Nardella di Firenze.
©Fonte: APE-MPE
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