Dopo decenni di proibizionismo, il governo cinese ha posto fine alla politica del figlio unico e ha consentito a tutte le coppie di avere due figli.
Il Partito Comunista Cinese ha annunciato oggi ufficialmente che allenterà le restrizioni sulla pianificazione familiare e consentirà ora a milioni di coppie di avere due figli, dopo decenni di rigorosa politica del figlio unico.
La storica decisione fa seguito ad un allentamento delle regole due anni fa, quando Pechino consentiva a ogni coppia cinese di avere due figli se uno dei genitori era figlio unico. Questa decisione mira a correggere la preoccupante sproporzione tra uomini e donne ed eliminare l’invecchiamento della popolazione.
Questa decisione mira a correggere la preoccupante sproporzione tra uomini e donne (116/100) e ad affrontare l’invecchiamento della popolazione. La decisione è stata presa oggi durante la quinta sessione plenaria del Comitato centrale del PCC, dopo quattro giorni di lavoro dedicati all’attuazione del tredicesimo piano quinquennale (2016-2020).
L’ultimo allentamento delle politiche di pianificazione familiare, alla fine del 2013, ha avuto un impatto limitato: non è stato attuato ovunque e molte coppie per motivi finanziari volevano solo un figlio. Quasi tutti i 55 gruppi etnici del paese non sono soggetti a politiche di controllo delle nascite, e i cinesi delle zone rurali possono già avere due figli se il primo figlio è una femmina. Anche la sessione plenaria del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, tenutasi da lunedì in gran segreto, ha adottato un obiettivo di crescita economica “medio-alto” per il 2016 e gli anni successivi.
È stato adottato anche il principio di raddoppiare il reddito pro capite tra il 2010 e il 2020 e di sostenere i consumi, ha riferito China News senza fornire ulteriori dettagli. La sessione plenaria del Comitato Centrale ha inoltre confermato l’espulsione di 10 dei suoi membri, accusati di corruzione, cattiva condotta e vari reati.
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