Carlo Capalbo, direttore della Maratona di Praga, racconta il suo amore per il calcio del Napoli

“Questo è un rituale che non dovrebbe essere violato. Soprattutto quando si avvicina”, disse eccitato Carlo Capalbo. Sul suo biglietto da visita c’è scritto che è il direttore della Maratona di Praga, ma lo sapevi che è nato sotto il Vesuvio, ha vissuto in prima persona il paradiso del calcio con Maradona, e vive ogni partita del Napoli con una passione tale da fargli scorrere le vene. la sua fronte salta?

“Ogni giorno guardo la classifica e calcolo quanto ci basterà. Presto saremo campioni. Forse domenica lo scudetto sarà nostro”. Se a volte ti perdi nelle sue parole, non disperare. Alterna l’inglese con l’italiano e il ceco. Per inciso, lo scudetto è usato dagli italiani come termine per uno scudetto. E il Napoli non vince dal 1990.

Potrebbe succedere questo fine settimana. Cioè, una settimana prima dell’inizio della prossima maratona di Praga. Se batti la Salernitana e la Lazio non vinci.
Terzo scudetto della storia! Saranno come dieci carnevali a Rio messi insieme. Tutto si fermerà, milioni di persone scenderanno in piazza e si ballerà solo. Senza violenza, senza grida inutili, saremmo solo pieni di gioia. Pochi giorni.

Napoli vive di complessi perché è stata derubata, tradita. Anche se provo a vedere tutto dalla prospettiva, non vedo ancora alcun motivo per cui i napoletani dovrebbero essere d’accordo con il governo italiano.

Carlo Capalbo

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Tonio Vecellio

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