Berlusconi provoca indignazione: i diritti italiani vogliono introdurre il sistema presidenziale se vincono

Berlusconi provoca rabbia
La destra italiana vuole introdurre il sistema presidenziale se vince

Nei sondaggi per le elezioni parlamentari in Italia, il candidato postfascista, Meloni, è nettamente in vantaggio. Se vince, il partito di destra vuole cambiare la costituzione e attuare un sistema presidenziale. Al presidente verranno conferiti molti più poteri e le scelte parlamentari saranno limitate.

I partiti di estrema destra italiani vogliono cambiare la costituzione se vincono le elezioni e introdurre un sistema di governo presidenziale come in Francia o negli Stati Uniti. Lo ha confermato Silvio Berlusconi di Forza Italia in un’intervista radiofonica. Ha suscitato scalpore con commenti secondo cui il presidente Sergio Mattarella dovrebbe poi dimettersi.

Gli oppositori politici hanno reagito con rabbia alle osservazioni di Berlusconi, la cui alleanza di centrodestra con la favorita Giorgia Meloni dell’estrema destra Fratelli d’Italia è chiaramente in testa ai sondaggi per le elezioni politiche del 25 settembre. Per i socialdemocratici, i commenti di Berlusconi sono la prova di quanto siano pericolosi i diritti per l’Italia. Il candidato di centrodestra Carlo Calenda afferma che Berlusconi non è più se stesso, mentre l’ex premier cinque stelle Giuseppe Conte afferma che il blocco di centrodestra si è ora tolto la maschera.

Il processo elettorale in Italia è sfuggente

Il candidato di punta Meloni del post-fascista Fratelli ha sostenuto un sistema presidenziale in cui i capi di Stato e di governo sono eletti direttamente dal popolo e non, come avviene oggi, dai parlamentari. A causa della fragile maggioranza tradizionale a Roma, questo processo elettorale è spesso opaco. Non di rado i partiti non riescono a trovare una soluzione, così – come oggi è il caso di Mario Draghi – viene nominato presidente del Consiglio dall’esterno. Anche le elezioni del capo dello stato all’inizio di quest’anno si sono svolte giorni prima che un riluttante Mattarella fosse convinto a cercare un secondo mandato come soluzione di compromesso. Mattarella è una persona rispettata in Italia.

Dopo l’intervista criticata, Berlusconi ha subito chiesto chiarimenti. “Non sto attaccando il presidente Mattarella né chiedendo le sue dimissioni”, ha scritto l’85enne su Facebook. Disse semplicemente che prima che il capo dello stato fosse eletto direttamente per la prima volta, il vecchio avrebbe dovuto dimettersi. L’ex presidente del Consiglio ha aggiunto che lui, Mattarella, potrebbe essere rieletto.

Basilio Montalto

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