Almeno otto persone sono morte a bordo di una nuova imbarcazione di migranti affondata mercoledì nel Mediterraneo, hanno riferito le autorità italiane.
Secondo le autorità portuali italiane, un’imbarcazione che trasportava almeno 30 persone si è capovolta a circa 30 miglia nautiche (55 chilometri) a sud-est dell’isola di Lampedusa, in acque internazionali.
Nonostante le condizioni difficili, le motovedette hanno raccolto alcuni dei naufraghi, ha continuato la guardia costiera italiana, aggiungendo che alcuni di loro sono morti di ipotermia durante il trasporto a Lampedusa.
Le autorità italiane hanno riferito ieri sera di aver contato 23 sopravvissuti portati nell’isola italiana, tra la Sicilia e la Tunisia.
L’agenzia ANSA ha però riferito che una delle 23 persone è morta, facendo salire a nove il bilancio delle vittime dello schianto, e aggiungendo che altre sei persone si trovano in terapia intensiva. Una delle vittime era un bambino, secondo le autorità italiane.
Restano poco chiare le circostanze in cui è avvenuto l’incidente mortale. Ci sono informazioni contrastanti riguardo al numero delle persone scomparse. Non si sa ancora esattamente da dove salpò la nave.
Le barche dei migranti spesso effettuano pericolose traversate attraverso il Mediterraneo dalla Libia, dalla Tunisia e dall’Egitto.
Anche quest’anno il numero di migranti che cercano di raggiungere l’Europa via mare è aumentato. Il Ministero dell’Interno italiano ha contato più di 150.000 arrivi di migranti privi di documenti dall’inizio di quest’anno.
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