La liberazione della donna, la liberalizzazione dei rapporti sessuali, lo spettro dell’AIDS e i dati demografici, sono alcuni dei parametri che creano nuovi dati e presupposti per la necessità di attuare misure contraccettive.
Nel nostro Paese il tasso di fertilità è ancora basso, mentre il tasso di aborto è ancora elevato, anche se negli ultimi anni, a causa dell’uso sempre più frequente del preservativo, tale tasso è diminuito del 25%. Ogni anno si registrano 150.000 aborti.
Attualmente, in tutta Europa, ad eccezione della Grecia, il metodo contraccettivo più popolare e sicuro è la pillola anticoncezionale. È un metodo che offre una protezione contraccettiva quasi completa ed è considerato uno dei farmaci scientificamente testati più rigorosi al mondo.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, 75 milioni di gravidanze in tutto il mondo non sono volute. Di queste, 45 milioni hanno abortito, mentre altri 20 milioni lo hanno effettuato in condizioni non sicure.
Almeno 585.000 donne muoiono ogni anno per complicazioni della gravidanza e metà di questi decessi potrebbero essere prevenuti se fossero disponibili adeguati servizi contraccettivi.
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