Dalla città di Santa Maria inizia la salita all’Umbrail Pass, il terzo passo alpino della nostra struttura, dal nome della cima del vicino Piz Umbrail. È la strada asfaltata più alta della Svizzera (13,2 km) e collega la città di Santa Maria con la città italiana di Bormio.
Nel primo chilometro dell’Umbrail Pass ho dovuto superare 35 tornanti di fila in salita (la pendenza massima della strada è del 14%), ma il resto è molto più rilassato e confortevole per le ruote della BMW R18 CLASSIC. Circa 4 km prima della vetta, una tempesta verde mi ha lasciato, lasciando il posto all’arido paesaggio roccioso, mentre una strada stretta e tortuosa mi ha portato più in alto, più in alto nel cielo. L’escursione all’Umbrail Pass culmina finalmente a 2.503 m, proprio sul confine italo-svizzero. Ciao Italia…
IL PASSO PIU’ SPETTACOLARE D’EUROPA
A soli 3,5 km dalla vetta del Passo Umbrail, veniamo accolti dal famoso Passo Dello Stelvio, che è un’attrazione irresistibile per migliaia di biker e ciclisti da tutto il mondo. Complessivamente, il sentiero dello Stelvio del nord Italia è probabilmente il sentiero di montagna più spettacolare d’Europa e il secondo più alto delle Alpi, dopo il sentiero del Col de l’Iseran (2.764 m) nelle Alpi francesi. La bellezza del Passo dello Stelvio non si limita solo ai suggestivi panorami alpini, ma anche ai tortuosi sentieri asfaltati che si arrampicano come enormi serpenti lungo i ripidi pendii della montagna. Le condizioni meteo della giornata erano ideali per un viaggio in moto nelle Alpi: o
il mercurio seduce con 18 o C, il sole bagna la natura montuosa con abbondante luce e la possibilità di precipitazioni è inesistente. Sorridendo ampiamente, ho frenato la mia BMW R18 CLASSIC davanti al cartello di benvenuto del turista nel punto più alto del Passo dello Stelvio e mi sono messo in posa davanti ad esso. Sì, il quarto obiettivo di “RIDE THE CLASSIC WAY” è stato raggiunto.
In cima allo Stelvio abbiamo faticato a trovare un po’ di spazio per parcheggiare la moto: una massiccia alluvione a 2.757 m, assolutamente irresistibile! Era una domenica di sole e centinaia di motociclisti (ma anche ciclisti) erano partiti per godersi l’ultima salita dell’incredibile passo d’Italia, solitamente chiuso dalla neve a novembre e riaperto a fine maggio.
Per gli italiani, il Passo dello Stelvio rappresenta un percorso molto simbolico da percorrere, anche una volta nella vita. La salita al Passo dello Stelvio è stata inserita per la prima volta nel 1953 nel “Giro d’Italia” ciclistico, mentre non è un caso che Moto Guzzi (2008) e Alfa Romeo (2016) abbiano dato il nome STELVIO a un loro modello . L’originario percorso del Passo dello Stelvio fu costruito in 5 anni (1820-1825) dagli austriaci, per collegare le (ex) autostrade austriache
provincia della Lombardia con il resto dell’Austria. Il tracciato di oggi è appena cambiato da allora e ha 75 curve strette numerate: 48 sul lato nord del tracciato e 27 sul lato sud.
ARRIVEDERCI STELVIO
Dopo essere salito in cima allo Stelvio (2.757 m.) e aver mangiato una pizza a testa, purtroppo è il momento di salutarci: Stelios inizia a rientrare a Zurigo (sulla stessa via), mentre io scenderò a Bormio, il paese italiano più vicino a la Valle dell’Adda, dove pernotterò. Arrivato a Stelios! Rimasi al Passo dello Stelvio per qualche ora, fin quasi al tramonto, non volevo partire! Sono sceso dal versante nord del passo e l’ho risalito, perché volevo vivere l’esperienza di scalare lo Stelvio dal suo sentiero nord. Salgo lentamente e costantemente verso la cima, fotografando con gli occhi e mantenendo l’eccitazione nell’anima
paesaggio alpino che mi ha abbracciato sulla strada. Nei negozi sopra mi occupavo di acquistare souvenir, bevevo subito un cappuccino aromatico e poi iniziavo – altrettanto interessante – la discesa dal versante sud del Passo dello Stelvio. Dopo 27 svolte numerate, nel tardo pomeriggio mi sono avvicinato a Bormio (a 21 km dalla vetta) e mi sono sistemato in una bella cascina alla periferia sud del paese. Dopo 13 ore di guida, sono sceso dalla sella della BMW R18 CLASSIC, mi sono guardato indietro con soddisfazione e ho salutato le Alpi. In arrivo allo Stelvio!
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