Stato: 05.08.2022 17:00
L’accordo è vecchio di quasi due mesi: l’Italia, parte dell’Unione Europea e altri tre Paesi vogliono distribuire le ammissioni dei rifugiati in modo più uniforme di prima. Ora qualcosa sembra davvero muoversi.
È probabile che l’accordo concordato a giugno per l’equa distribuzione dei rifugiati all’interno dell’UE abbia un impatto. Due mesi dopo l’accordo, l’Italia ha segnalato aiuti tangibili da Parigi e Berlino.
Come annunciato dal ministero dell’Interno a Roma, la scorsa settimana la Francia ha inviato una delegazione nella città di Bari, nel sud Italia, per preparare il trasferimento di un gruppo di migranti. Anche funzionari tedeschi si annunceranno per una missione simile ad agosto.
Italia: affare come “passo storico”
Molte persone continuano ad arrivare in Italia attraverso la rotta insidiosa del Mediterraneo centrale. Finora quest’anno Roma ha registrato più di 42.000 persone arrivate in barca sulle coste italiane – nello stesso periodo dell’anno scorso erano significativamente meno con ben 30.000 migranti.
Da anni il Paese chiede più aiuto dall’Unione Europea e dagli altri Stati membri. Il 10 giugno, 21 paesi hanno concordato un meccanismo di solidarietà, che aveva lo scopo di alleviare i paesi del sud come l’Italia. Sono coinvolti 18 paesi dell’Unione Europea oltre a Norvegia, Svizzera e Liechtenstein.
Ricevute, denaro e benefici in natura
Gli strumenti includono ricevute di persone, ma anche contributi di denaro e beni. Secondo la Commissione dell’Unione Europea, finora 13 paesi hanno accettato di accogliere più di 8.000 persone. Il ministro dell’Interno apartitico Luciana Lamorgese ha definito questo un “passo storico per l’Unione”.
Secondo Lamorgese, la maggiore distribuzione dei profughi è merito della Presidenza francese dell’Ue e della Commissione a Bruxelles. Ha ricordato che per la prima volta il principio di solidarietà dell’Ue, che l’Italia invoca da anni, è sostenuto da “un gran numero di Stati membri”.
In particolare, i cinque paesi mediterranei di Grecia, Cipro, Malta, Italia e Spagna chiedono da tempo un’accoglienza più equa delle persone per lo più soccorse da organizzazioni di soccorso private nel Mediterraneo.
A seconda dei risultati elettorali, si può immaginare una regressione
La situazione potrebbe cambiare dopo le elezioni parlamentari italiane del 25 settembre. Se i partiti di centrodestra vinceranno – come si stima attualmente – allora vorranno intraprendere azioni più dure contro gli immigrati.
Il leader della Lega di destra Matteo Salvini ha annunciato nel secondo giorno della sua visita nell’isola mediterranea di Lampedusa che vogliono nominare un commissario straordinario in caso di vittoria elettorale per impedire il movimento migratorio.
Anche Giorgia Meloni del partito estremista di estrema destra Fratelli d’Italia, che ha guidato il voto, ha voluto in primo luogo smettere di lasciare andare i profughi per mare. A suo avviso, i migranti dovrebbero essere intercettati nei campi in Nord Africa, come dice lui.
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