Roma. Un buon mese prima delle elezioni parlamentari in Italia, i partiti presentano le loro liste di candidati. In alcune zone questo porta a raduni di vecchi amici.
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Nella regione economicamente più potente della Lombardia, sono in corsa gli ex leader di governo Matteo Renzi del partito centrista italiano Viva e Silvio Berlusconi del conservatore Forza Italia. Appari come candidato al Senato a Roma ma anche in altre liste provinciali. Per Berlusconi sarà un ritorno a una camera del parlamento più piccola dopo che l’85enne è stato espulso nel 2013 dopo essere stato condannato per frode fiscale. La sua compagna Marta Fascina, 53 anni più giovane di lui, si candida in Lombardia, ma per la Camera dei Deputati più ampia.
A seguito delle dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi, il popolo italiano è stato chiamato a eleggere un nuovo parlamento il 25 settembre. Secondo gli osservatori, l’alleanza di estrema destra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, attualmente in testa ai sondaggi d’opinione, si basa su vecchie promesse politiche come più pensioni e tagli alle tasse. Se rimane così, il boss di Fratelli Giorgia Meloni potrebbe diventare la prima donna presidente del Consiglio d’Italia dopo un accordo con i suoi partner di coalizione. Ma molti italiani sono ancora indecisi.
Litigio sul cast
Le parti hanno tempo fino a lunedì sera per presentare le loro liste. L’occupazione ha tradizionalmente portato a conflitti. Claudio Durigon, ad esempio, si candida per la Lega di estrema destra, che un anno fa aveva acceso un acceso dibattito proponendo di intitolare un parco nella città di Latina al fratello del dittatore fascista Benito Mussolini. I socialdemocratici hanno criticato la sua candidatura.
Per Forza Italia, ad esempio, il presidente della Lazio Claudio Lotito corre per la seconda volta al Senato. Nelle elezioni del 2018 non è riuscito a ottenere il numero di voti richiesto. Nell’autunno del 2021, un tribunale lo ha condannato a due mesi di squalifica da presidente di club perché il suo club non aveva presentato correttamente un risultato positivo al test per l’anno prima. I socialdemocratici (PD) hanno recentemente rimbombato quando i politici sono stati criticati per le dichiarazioni anti-israeliane del passato ed è emerso un video che mostrava discussioni dubbie tra alcuni politici del PD. Due politici in seguito hanno ritirato la loro candidatura.
L’alleanza di centrosinistra con i socialdemocratici vuole portare avanti l’agenda di Draghi. L’alleanza di Renzis Italia Viva con il partito Azione vuole addirittura riportare il non partito Draghi a capo del governo. Sebbene il Movimento Cinque Stelle non abbia alleanze, poiché circa due terzi dei seggi in parlamento sono distribuiti tramite rappresentanza proporzionale, l’elenco delle alleanze di partito è più importante dei singoli candidati. Spiega anche perché i partiti fortemente centrati sull’Italia amano mettere il loro leader in cima a questa lista.
© dpa-infocom, dpa:220823-99-482307/3
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