Il Primo Ministro britannico si è recato a Roma per apprendere da Giorgia Meloni mentre la Gran Bretagna continua a lottare con il crescente numero di migranti che attraversano la Manica. Gli arrivi in Italia sono diminuiti drasticamente rispetto allo scorso anno.
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha elogiato la politica migratoria del primo ministro italiano Giorgia Meloni. Il leader del centrosinistra britannico vuole sapere come il governo conservatore nazionale ha ottenuto quelli che ha definito “notevoli progressi” nel ridurre il numero di migranti che raggiungono le coste italiane via mare.
L’incontro tra i due leader a Roma è avvenuto dopo che almeno otto migranti sono morti lo scorso fine settimana al largo delle coste francesi mentre cercavano di attraversare la Manica.
Il primo ministro laburista non è un alleato naturale della Meloni e del suo partito di destra Fratelli d’Italia. Ma la questione dell’immigrazione è diventata una delle priorità dell’agenda politica britannica. Starmer spera che la strategia italiana possa aiutarlo a impedire alle persone in fuga dalla guerra e dalla povertà di attraversare la Manica su navi sovraffollate e difficilmente idonee alla navigazione.
A Roma ha elogiato l’operato dell’Italia: “Hanno fatto progressi straordinari, stanno lavorando in parallelo con i Paesi lungo le rotte migratorie per combattere le cause della migrazione alla fonte e per reprimere le bande. Il risultato sono arrivi irregolari via mare verso L’Italia è diminuita del 60% dal 2022”.
Meloni ha promesso un giro di vite sulla migrazione dopo essere entrato in carica nel 2022 per impedire ai potenziali rifugiati di pagare i trafficanti per entrare in Italia attraverso l’insidiosa rotta del Mediterraneo. Il vostro governo ha collaborato con diversi paesi africani, tra cui Tunisiè stato firmato un accordo sul divieto di partenza, il lavoro delle navi di soccorso umanitario è stato limitato e sono state adottate misure contro i trafficanti.
Starmer vuole imparare dall’accordo albanese?
Solo quest’anno sono arrivati nel Regno Unito dalla Francia più di 22.000 migranti. In Italia, invece, si è registrato un calo: nel 2023 sono arrivati via mare circa 125.000 migranti, ma quest’anno sono stati solo circa 44.000, secondo le ultime informazioni del Ministero dell’Interno italiano.
Intanto la Meloni ha dichiarato in conferenza stampa congiunta:
“Abbiamo anche convenuto che non dovremmo aver paura di trovare nuove soluzioni. Abbiamo parlato dell’accordo tra Italia e Albania, una soluzione a cui il governo britannico è molto interessato, e ovviamente abbiamo offerto loro tutti gli elementi, per comprendere meglio questo meccanismo, che è una delle novità introdotte dal governo italiano in la politica dei flussi migratori”.
L’accordo dell’Italia con l’Albania prevede che diversi migranti maschi adulti vengano salvati in mare mentre cercano di raggiungere l’Italia e inviati in Albania mentre le loro domande di asilo vengono esaminate.
Starmer ha confermato che i due leader hanno discusso del modello albanese, ma ha sottolineato che “non conosciamo il risultato”.
Non c’è stata alcuna esitazione nel lavorare con la Meloni
Starmer vuole imparare dal mix italiano di rigorosa applicazione della legge e cooperazione internazionale, sebbene l’approccio italiano sia stato ampiamente criticato dai difensori dei diritti umani e da altri. I gruppi vedono le sempre più severe norme europee sull’asilo, la crescente xenofobia e il trattamento ostile dei migranti come segnali di allarme.
Meloni ha respinto come “del tutto infondate” le accuse secondo cui i piani italiani come l’accordo con l’Albania potrebbero violare i diritti dei migranti, e ha affermato che sono protetti dalla legge italiana.
Starmer ha detto di non aver esitato a collaborare con il governo Meloni. “L’Italia è sua alleata”, ha detto ai giornalisti in viaggio con lui a Roma. “Penso che più riusciamo a lavorare insieme ai nostri partner su sfide condivise, meglio è”.
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