Venti operai nel campo assistenza sanitaria dall’ospedale Policlinico Riuniti da Foggia Italiacompresi medici e infermieri, sono stati ufficialmente indagati per omicidio in relazione alla morte della paziente 23enne Natasha Puliese.
La giovane donna, originaria del comune di Ceriniola in Puglia, è morta il 4 settembre nella sala operatoria dell’ospedale, dove era stata sottoposta a un intervento chirurgico. operazione dopo essere rimasto ferito in un incidente a giugno mentre era alla guida di uno scooter elettrico, riferisce il sito dell’Ansa.
Tuttavia, i disordini maggiori si sono scatenati dopo l’incidente quando un gruppo di circa 20 persone (alcuni media locali hanno riferito di più di 50 persone), tra cui familiari e amici, ha attaccato il personale medico, ferendo un chirurgo e un medico. Il gruppo comprendeva parenti e amici di Pouliese.
Sulla morte della giovane indaga la Procura di Foggia che ha fissato per mercoledì 18 settembre l’autopsia per accertare le cause della morte.
Piano per contrastare gli attacchi al personale medico
Intanto da ieri, lunedì 16 settembre, gli ufficiali sanitari dell’ospedale sono sorvegliati dal TNI.
Il prefetto Paolo Giovanni Grieco ha approvato il piano per rafforzare i servizi di sorveglianza – già operativi nelle zone colpite dagli attentati – nonché l’ospedale, ha riferito il Washington Post.
I recenti attacchi contro gli operatori sanitari sono stati frequenti nel Sud Italia, spingendo il sindacato nazionale dei medici a chiedere il dispiegamento di truppe per garantire la sicurezza del personale medico, ma la morte del 23enne Pugliese è l’ultima a ripetersi. la situazione.
La carenza di personale e le lunghe liste di attesa sono le ragioni principali della frustrazione dei pazienti nei confronti degli operatori sanitari.
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