L’Ungheria libera una donna italiana dagli arresti domiciliari

Il tribunale ungherese pone fine agli arresti domiciliari per il sospettato italiano

L’attivista politica italiana Ilaria Salis, membro della sinistra, è stata rimossa dal suo incarico lunedì dopo essere stata eletta con successo al Parlamento europeo. Il suo avvocato, György Magyar, ha condiviso questa notizia con il portale di notizie “telex.hu”.

Salis, che è un insegnante, è attualmente sotto processo in Ungheria con l’accusa di aver aggredito fisicamente gli estremisti di destra. Come rappresentante dell’alleanza di sinistra AVS, nel fine settimana ha ottenuto un seggio nel nuovo Parlamento europeo, garantendogli l’immunità.

Salis è stato portato in aula ammanettato e incatenato a gennaio, scatenando polemiche nella sua nativa Italia. In Ungheria rischia fino a undici anni di carcere. Dopo aver pagato la cauzione, è stato rilasciato dal carcere e confinato a casa sua. Nel febbraio 2023 Salis ha negato il coinvolgimento nell’attacco. Ogni anno, l’11 febbraio, un gran numero di estremisti di destra ungheresi e stranieri si riuniscono a Budapest per commemorare le operazioni militari delle Waffen-SS alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Venerdì il tribunale cittadino di Budapest ha annunciato che si rivolgerà all’Ufficio di presidenza del Parlamento europeo per revocare l’immunità di Salis. La ragione legale di questa mossa è il procedimento penale in corso contro Salis in Ungheria. Inoltre, anche un cittadino tedesco è stato coinvolto nel processo di Salis e ha negato la sua colpevolezza.

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Basilio Montalto

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