Il controverso ‘firmani’, il documento ottomano utilizzato da Lord Elgin per tagliare le statue del Partenone e portarle a Londra, è oggi nelle NOTIZIE. Questa è una traduzione italiana della parola entrata in possesso del British Museum 13 anni fa. Il testo originale presumibilmente scritto in turco è sconosciuto, mentre alcuni studiosi mettono in dubbio l’esistenza della parola originale e l’autenticità del documento ora conservato a Londra.
Questo ordine giocò un ruolo decisivo nella decisione della Camera dei Comuni di acquistare la scultura da Elgin nel 1816. Ad oggi, è l’unica “prova” in possesso del British Museum che, sostiene, legittima l’acquisto dello Scultore. Tuttavia, molti storici ed esperti legali contestano che le scritture, sebbene autentiche, abbiano effettivamente dato a Elgin il permesso di rimuovere le statue dal Partenone. Alcuni hanno addirittura parlato direttamente di furto.
La persistente richiesta della Grecia per la riunificazione degli Scultori è tornata a fare notizia a livello internazionale in occasione di un’intervista esclusiva rilasciata a “NEWS” dal direttore del British Museum, Hartwich Fisher, nella quale ha escluso la possibilità di un ritorno permanente o di una prestito a tempo indeterminato degli Scultori alla Grecia e definì il loro “trasferimento” a Londra un “atto creativo”. L’intervista ha scatenato pressioni internazionali per il ritorno degli scultori ed è stata ampiamente coperta dai principali media britannici, francesi e tedeschi.
-Dove sono conservate queste parole al British Museum?
-Da quando è conservato al British Museum?
-Cosa pensano i commissari del British Museum dell’acquisizione delle statue del Partenone?
-Cosa sostiene il famoso avvocato britannico Mark Stevens per Elgin?
Leggi un rapporto esclusivo di Yiannis Andritsopoulos nell’edizione cartacea di NEON di martedì
Firman (italiano) che sradicò il Partenone
“Appassionato di televisione. Evangelista di alcol per tutta la vita. Esperto di musica certificato. Scrittore impenitente. Specialista di Internet orgoglioso. Fan estremo di Twitter.”