Davide Renne, stilista italiano ed ex capo dell’abbigliamento femminile di Gucci, è morto venerdì a Milano, in Italia, nove giorni dopo essere diventato direttore creativo di Moschino. Ha 46 anni.
La sua morte è stata confermata da Aeffe, gruppo madre di Moschino. Sembra che sia morto di infarto, secondo fonti vicine alla vicenda.
“Non ci sono parole per descrivere il dolore che stiamo vivendo in questo momento drammatico”, ha detto in una nota Massimo Ferretti, presidente di Aeffe.
L’amatissimo magnate della moda italiana ed ex braccio destro di Alessandro Michele, ex stilista di Gucci, ha parlato della sua gioia di essere stato assunto per il suo “ruolo da sogno” alla guida di uno dei più grandi nomi della moda italiana.
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Personalità preferita della moda italiana
Renne, che ha lavorato presso Gucci per 20 anni prima di annunciare il suo nuovo ruolo presso Moschino il mese scorso, sta lavorando alla prima collezione che sarà presentata alla settimana della moda di Milano a febbraio.
L’amato magnate della moda italiana ed ex braccio destro dell’ex stilista Gucci Alessandro Michele ha parlato della sua eccitazione per essere stato assunto per il suo “ruolo da sogno” alla guida di uno dei più grandi nomi della moda italiana.
“Il mio dolce migliore amico, fratello inseparabile, tanto amore”, ha scritto Michele in un post su Instagram venerdì. “Che viaggio incredibile e indimenticabile abbiamo fatto insieme.”
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Chiave della sala giochi
La casa di moda è stata fondata nel 1983 da Franco Moschino, noto per il suo senso dell’umorismo unico e lessplastico e per l’approccio innovativo al design. Questa è un’eredità portata avanti dai suoi successori – e Renne è ansioso di esplorarla.
Sostituisce lo stilista americano Jeremy Scott, che ha lasciato la casa lo scorso marzo.
“Franco Moschino aveva un soprannome per il suo studio: la sala giochi”, ha detto Renne del suo mandato. “Questo mi ha davvero colpito: tutto ciò che il mondo della moda – soprattutto la moda italiana, e soprattutto la casa Moschino – era in grado di realizzare con la sua straordinaria forza, doveva essere realizzato con un senso di gioco, di gioia. Grazie per avermi dato la chiave della sala giochi. Non vedo l’ora di iniziare.”
*Con dati provenienti da nytimes.com
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