– Venerdì sera è morto lo scrittore e filosofo italiano Umberto Eco. – La notizia è stata diffusa sabato mattina presto da molti media italiani. – Autore – un simbolo di combattere una battaglia impari contro il cancro. – È l’autore del famoso romanzo “Il nome di Rodi”. – I libri, il loro trasferimento al cinema e i litigi con Silvio Berlusconi. – Tutta la vita di uno…
QUELLO E’ morto Umberto Eco ieri venerdì intorno alle 21.30 (22.30 ora greca) nella sua abitazione, come riporta il quotidiano La Repubblica sul proprio sito, citando i familiari. QUELLO Scrittore italianochi vive dentro Milanosoffrire cancro.
Grande vita…
Nato ad Alessandria, nel nord Italia, il 5 gennaio 1932, ha studiato filosofia all’Università di Torino e la sua tesi di dottorato è stata dedicata alle “questioni estetiche in Tommaso d’Aquino”. Verso i cinquant’anni, Eco ottenne un successo inaspettato con il suo primo romanzo, pubblicato nel 1980: Il nome di Rhodes ha venduto milioni di copie ed è stato tradotto in 43 lingue.
Il film è stato portato sul grande schermo nel 1986 dal regista francese Jean-Jacques Hanot, con Sean Connery nei panni di Fratello Guglielmo di Baskerville, un ex inquisitore che si incarica di indagare sulla morte sospetta di un monaco in un monastero nel nord Italia.
“È morto Umberto Eco, uno degli intellettuali italiani più famosi”, titola il sito del Corriere della Sera.
«Umberto Eco è una figura importante nella vita culturale italiana degli ultimi cinquant’anni, ma il suo nome resta strettamente legato, a livello internazionale, all’enorme successo del suo romanzo Il nome di Rodi», continua il Corriere della Sera.
“Il mondo ha perso una delle persone più importanti della civiltà moderna“, ha riferito la Repubblica sul suo sito. “Ci mancherà la sua visione del mondo”, ha continuato.
Umberto Eco e altri grandi nomi della letteratura italiana avevano deciso lo scorso novembre di lasciare la storica casa editrice Bompiani, recentemente acquistata dalla Mondadori – la famiglia Berlusconi – e di unirsi a una nuova casa editrice indipendente, La nave di Teseo. , riferimento al re di Atene nella mitologia greca).
Il suo lavoro è di grande valore per la cultura mondiale
Poliglotta, sposato con una tedesca, Eco ha insegnato in diverse università, soprattutto a Bologna, dove ha lavorato come semiologo fino all’ottobre 2007, quando è andato in pensione.
Eco ha spiegato che era in ritardo nello studio della letteratura perché pensava che scrivere romanzi fosse un’attività da bambini, qualcosa che “non prendeva sul serio”.
Dopo Il nome di Rodi, Eco ha pubblicato, tra gli altri, Il pendolo di Foucault (1988), L’isola del giorno prima (1994) e La misteriosa fiamma della regina Loana (2004). Nel suo ultimo romanzo, Foglio Zero (2014), la trama viene svelata dalla stampa italiana degli anni Novanta.
Allo stesso tempo, ha scritto dozzine di saggi, mostrando spesso tendenze all’eclettismo, all’estetica medievale, alla poesia di James Joyce, James Bond, alla storia della bellezza e della bruttezza.
Eco, che non nascondeva le sue radici di sinistra, non era uno scrittore confinato in una torre di vetro. Continua a scrivere una rubrica fissa sul settimanale L’Espresso.
L’ampiezza del suo entusiasmo non gli ha impedito di esaminare criticamente lo sviluppo della società moderna. “I siti di social networking hanno dato il diritto di parlare a molte persone ignoranti che normalmente si limiterebbero a parlare in un bar dopo un bicchiere di vino senza danneggiare la comunità. In passato li abbiamo subito messi a tacere, ma ora hanno lo stesso diritto di parola dei premi Nobel. Questa è un’invasione di idioti”, ha detto, come ricordato dal quotidiano Il Messaggero.
Fonte: APE-MEB
Foto: APE – MEB – Reuters
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