Risposta dall’Italia all’ERT: Christian Mavris
I migranti continuano ad arrivare sull’isola di Lampedusa, nel sud Italia. Ieri, martedì 12/09, sono stati registrati 110 arrivi per un totale di 5.112 persone, mentre in serata sono arrivate quasi 1.000 persone su 23 imbarcazioni. Come mostrano i video dei media italiani, centinaia di migranti aspettano sulle banchine del porto dell’isola italiana.
In linea con l’ondata dei nuovi arrivi, da ieri sera 12/09 la stampa italiana trasmette notizie di giornali tedeschi. Mati Weltsecondo cui il governo tedesco ha annunciato la sospensione delle procedure di ricollocazione in Germania dei migranti richiedenti asilo in Italia.
In particolare, fonti del Viminale tedesco hanno precisato che il governo tedesco ha inviato una lettera a quello italiano informandolo del meccanismo volontario di solidarietà che, dallo scorso giugno, organizza il ricollocamento verso altri paesi europei dei 10.000 migranti che arrivano in Italia ogni anno – è attualmente sospeso. Il motivo: “forte pressione migratoria sulla Repubblica federale”. Questa politica si applica solo agli immigrati selezionati dopo il 31 agosto, mentre gli immigrati selezionati prima continueranno ad essere accettati.
Oltre alle pressioni migratorie sopra menzionate, sembrano esserci altri fattori scatenanti da parte italiana. QUELLO Mati Welt ha riferito che la lettera tedesca fa riferimento al Ministero degli Affari Esteri italiano che nel dicembre 2022 ha annunciato per iscritto che “per motivi tecnici legati alle limitate possibilità di accoglienza, il ricollocamento in Italia è temporaneamente sospeso”.
Italiano Corriere della Seralo ha citato Mati Weltha parlato della “frustrazione della Germania per il continuo rifiuto dell’Italia di rispettare le norme di Dublino, che sono ancora in vigore e impongono al Paese di primo arrivo di accogliere i richiedenti asilo che hanno lasciato il suo territorio”.
La sospensione temporanea dei meccanismi volontari di solidarietà non sembra fermarsi da parte tedesca. Come notato da Corriere della SeraLa Francia – che confina con l’Italia – ha annunciato la sua “intenzione di ‘chiudere’ il confine tra Mentone e Ventimiglia”, la regione costiera che è la porta principale per i migranti che attraversano l’Italia verso la Francia.
Il giornale sottolinea inoltre che il ministro di Stato francese Gérald Damanan ha parlato di un aumento dei flussi migratori del 100%, ma anche che in aprile il governo francese ha deciso di inviare 150 guardie di frontiera e agenti di polizia per rafforzare la frontiera meridionale della Francia.
Giornale italiano La Repubblica pubblica oggi la risposta del Ministero degli Affari Esteri italiano su questo tema: “È vero che non accettiamo più la riammissione di immigrati provenienti da altri Paesi a causa dell’enorme afflusso che l’Italia deve affrontare da mesi”.
La Farnesina ha inoltre sottolineato che “la vecchia logica della responsabilità statale al momento dell’entrata in vigore dei regolamenti di Dublino è ormai superata a causa del nuovo progetto di patto approvato a giugno a Lussemburgo con una prospettiva politica continentale completamente diversa. Andiamo avanti con il piano Mattei e nel quadro europeo. L’interesse dell’Italia è quello di aderire al nuovo Patto il prima possibile.”
La delicata questione dell’immigrazione attira l’attenzione di Bruxelles, in particolare dell’incontro del 28 settembre in cui si discuterà del Patto di asilo e migrazione. QUELLO La Repubblica sottolineando che “la strategia prevede che l’Italia ‘accelerà’ per finalizzare il nuovo Patto prima della fine della legislatura” che “non è affatto una certezza”.
Inoltre, secondo lo stesso quotidiano italiano, “l’Italia, nonostante le difficoltà nel gestire il primo ingresso di immigrati con quasi 120.000 arrivi nel 2024, non è il Paese che sopporta il peso maggiore”.
Nel dettaglio, “non solo questo Paese non è in cima alla classifica dei Paesi che accolgono più rifugiati in Europa (anche dopo la crisi in Ucraina), ma – se guardiamo alla popolazione – è solo settimo tra i Paesi membri. in termini di domande di asilo: oltre a Germania, Francia e Spagna (che in termini assoluti sono i paesi con più richieste di asilo), Grecia, Paesi Bassi e Paesi Bassi”. Sulla base di questi dati, ha concluso La Repubblica “L’Italia deve essere un Paese che offre solidarietà ad altri Paesi, e non viceversa”.
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