Campi Flegrei si trova a ovest di Napoli. Si tratta di quella che viene definita una caldera, ovvero un bacino a forma di calderone, la cui attività è segnata, tra l’altro, da una diminuzione o viceversa da un aumento dell’elevazione superficiale. Questo vulcano si trova in un’area densamente popolata dove vivono mezzo milione di persone. Ad esempio, c’è la città di Pozzuoli nella regione che ospita 75.000 persone.
Simulazione dell’eruzione dei Campi Flegrei:
Un team dell’Università UCL di Londra e dell’Istituto italiano di geofisica INGV ha studiato il comportamento dei vulcani utilizzando un nuovo modello. in accordo con loro la caldera è entrata in una nuova fase anelastica, quando è più probabile che si verifichino fratture superficiali, perdite di materiale magmatico o eruzioni.
Condizioni per un’eruzione
“Non stiamo dicendo che si verificherà un’eruzione, ma stiamo dicendo che le condizioni sono più favorevoli per una”, ha detto il coautore dello studio pubblicato sulla rivista Nature e capo del team scientifico Christopher Killburn. Secondo gli scienziati, l’eruzione potrebbe essere preceduta da “indicazioni relativamente deboli”, come un innalzamento del livello o una diminuzione del numero di terremoti.
“Le eruzioni più piccole sono più probabili”, ha detto Stefano Carlino, un altro coautore dello studio. Secondo lui, un’eruzione molto forte è altamente improbabile. L’ultima forte eruzione dei Campi Flegrei avvenne nel 1538. Secondo alcune teorie, un’eruzione vulcanica di 30 mila anni fa avrebbe contribuito all’estinzione dei Neanderthal.
Attenzione vulcanologi
Secondo l’Istituto italiano INGV, i risultati dello studio non hanno avuto “un effetto immediato sulle misure a tutela della popolazione”. Ma l’innalzamento stesso del livello può avere un forte impatto sulle popolazioni, ad esempio danneggiando strade, case o terreni agricoli. A causa dell’aumento dell’attività vulcanica, negli anni ’80 è stato necessario evacuare 40.000 persone.
Nel napoletano viene regolarmente monitorato un altro vulcano, il Vesuvio, la cui eruzione nel 79 distrusse diverse città vicine, come Pompei. Il piano di evacuazione del governo italiano ha elaborato uno scenario in cui potrebbe esserci un’eruzione della stessa portata di quella del 1631, quando morirono cinquemila persone.
Cos’è un supervulcano?
Il campo flegreo è talvolta indicato come un supervulcano. Questo termine è usato per i vulcani in grado di espellere più di mille chilometri cubi di materiale attraverso le loro eruzioni. È mille volte più della maggior parte delle eruzioni storiche. Esistono diversi supervulcani documentati sulla Terra, le cui precedenti eruzioni hanno causato catastrofi su scala globale. Tuttavia, da un punto di vista geologico, il clima ne risente solo per un breve periodo di tempo ei disastri non devono essere così catastrofici.
Questo vulcano italiano è al limite della definizione di supervulcano; la sua eruzione 35.000 anni fa aveva la potenza esplosiva di un livello chiamato VEI-7, quindi il vulcano ha vomitato da centinaia a mille km³ di materiale che è stato lanciato in aria. È stata una delle più forti eruzioni del continente europeo con conseguenze globali. Era debole solo la metà dell’ultima eruzione del supervulcano a Yellowstone.
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