Emmanuel Macron e Giorgia Meloni martedì hanno dichiarato di voler “lavorare insieme” dopo la “polemica”, soprattutto sulla spinosa questione dell’immigrazione che ha reso la loro relazione difficile fino ad ora.
Secondo l’APE-MPE, durante la prima visita del premier italiano a Parigi, il presidente francese ha accennato al “rapporto davvero unico tra Italia e Francia”. “L’amicizia è ciò che mi interessa prima di tutto” “che a volte permette il confronto, le divergenze di opinione, ma sempre in un contesto di rispetto, perché fa parte di una storia più grande di noi, più profonda, che alimenta la nostra immaginazione, i nostri artisti, l’avventura collettiva”, ha aggiunto davanti ai giornalisti. E gli piace il “dialogo onesto, ambizioso ed esigente” tra Parigi e Roma.
“Italia e Francia sono due Paesi collegatidue Paesi importanti, centrali, protagonisti in Europa che hanno bisogno di dialogo in tempi come questiperché i nostri interessi comuni si incontrano molto”, ha risposto la Meloni. “Sono ottimista sul fatto che dal dialogo di oggi potremo lavorare meglio e di più insieme”.
I due leader hanno parlato di immigrazione per dimostrare che la cooperazione è possibile.
“Continuiamo a vivere drammi nel Mediterraneo”, ha detto Macron. “Il coordinamento e il buon lavoro tra i nostri due Paesi devono continuare”, “dobbiamo essere in grado di gestire in modo più efficace l’asilo e i flussi migratori in Europa rimanendo fedeli ai nostri valori”, ha aggiunto Macron ai suoi interlocutori, rivolgendosi alla “cara Georgia”.
Accanto a lui, Meloni sostiene la sua posizione molto dura su questo tema, sottolineando la necessità di continuare a “cooperare sia bilateralmente che multilateralmente”.
“Nonostante le differenze politiche e ideologiche tra i due governi, Meloni e Macron si sono resi conto che Francia e Italia dovevano agire insieme. Questo era nell’interesse di entrambi i paesi”, ha detto ad AFP lo storico Marc Lazare, professore a Sciences-Po.
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