Un totale di 27 arresti sono stati effettuati da agenti di polizia in Italia e Lituania, dopo aver smantellato una rete che metteva in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori europei. L’attività principale dell’anello è la reintroduzione nella filiera di cibi e bevande, le cui date di scadenza sono ormai lontane. Secondo le informazioni di Europol, “l’anello sfrutta un punto debole del sistema di approvvigionamento europeo e trova applicazione dal 2020 ad oggi in diversi Paesi Ue”, di cui non si conosce ancora l’elenco esatto.
Metodologia e misure – Stoccaggio di cibi e bevande in Lituania
Il circuito ha sfruttato in modo eccellente le condizioni straordinarie emerse durante il periodo di pandemia da coronavirus. I suoi membri hanno ottenuto immediatamente e con la forza grandi quantità di cibi e bevande, con date di scadenza scadute. Le vecchie date di scadenza – e le uniche valide – vengono rimosse da ogni prodotto con mezzi chimici, che differiscono a seconda della confezione. Nella fase successiva, diversa per ogni confezione, viene ristampata nella maniera opportuna con una nuova data di scadenza valida, oppure viene apposta una nuova etichetta contraffatta con una nuova data di scadenza. A questo punto, Europol sottolinea espressamente i “rischi del consumo umano di determinati prodotti”. Gli arrestati dalle autorità lituane sono stati accusati, tra l’altro, di massiccia evasione fiscale e IVA non rimborsabile per gli stessi e altri importi. cibo e bevande. La polizia lituana stima che la rete operante nel paese della penisola baltica abbia generato più di un milione di euro di proventi illegali dalla quantità di cibi e bevande scaduti. A partire dal 23 maggio e fino a martedì 11 luglio 2023, le autorità lituane hanno effettuato 70 perquisizioni di magazzini e altri luoghi, avviate da precedenti perquisizioni in altre parti della catena di approvvigionamento. Incredibilmente, più di 1,2 milioni di casse di cibo e bevande scadute sono state sequestrate dalle autorità ufficiali del paese prima che l’anello potesse reimportarlo nei mercati internazionali.
Sequestri in un magazzino in Italia
Analogamente in Italia, dopo 14 perquisizioni della polizia italiana in vari magazzini, sono stati sequestrati circa 500.000 pezzi di cibi e bevande con date di scadenza diverse dagli originali. Le autorità italiane hanno chiarito che “nel loro caso non vi è alcuna partecipazione o coinvolgimento delle società fornitrici o dei loro dirigenti nel circuito internazionale”. Autorità e agenzie di Francia, Germania, Estonia, Spagna, Italia, Lituania, Romania, nonché Europol ed Eurojust.
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