La promessa del primo ministro Alexis Tsipras che non verrà applicato un solo euro di austerità è valida, ha detto il portavoce del governo D. Tzanakopoulos in un’intervista al quotidiano italiano La Repubblica. “L’accordo di Bruxelles parla chiaro: l’era del sacrificio è finita”, ha sottolineato. Ha definito inaccettabile l’obiettivo di un surplus del 3,5% su 10 anni e ha chiesto che venga fissato un obiettivo ragionevole.
La promessa del primo ministro Alexis Tsipras che non verrà applicato un solo euro di austerità è valida, ha detto il portavoce del governo D. Tzanakopoulos in un’intervista al quotidiano italiano La Repubblica. “L’accordo di Bruxelles parla chiaro: l’era del sacrificio è finita”, ha sottolineato.
In particolare, alla domanda del quotidiano se la promessa del primo ministro Alexis Tsipras che non sarebbe stato rispettato un solo euro di risparmio, il rappresentante del governo ha risposto:
“Assolutamente. L’Accordo di Bruxelles parla chiaro: l’era dei sacrifici è finita. Questo è un compromesso, frutto di concessioni fatte da tutti. Il nostro governo è impegnato a realizzare le necessarie riforme strutturali per rilanciare l’economia del Paese.
“Ma lo faremo – d’intesa con le istituzioni – con un piano di interventi fiscali neutrali. Per eventuali tagli ci sarà un alleggerimento del carico fiscale o nuove risorse per l’intervento sociale. Si tratta di un sistema di misure e contromisure che entrerà in vigore il 1 gennaio 2019 E penso che questo sia il punto chiave per concludere rapidamente l’accordo finale.
Rispondendo a una domanda de “La Repubblica” di cosa si discuterà ad Atene con i rappresentanti delle istituzioni e quando si raggiungerà un accordo definitivo, Tzanakopoulos ha sottolineato:
“Non è stata fissata alcuna data per un completamento negoziato, ma siamo tutti d’accordo per raggiungere un accordo definitivo il prima possibile. La mia opinione è che tutto dovrebbe essere fatto prima delle elezioni francesi. E credo che si possa fare.
“Oltre alle riforme da discutere con i tecnici, sul tavolo c’è una richiesta chiara da parte nostra: l’accordo finale deve prevedere un piano di medio termine serio che renda meno gravoso il debito e che fissi obiettivi di bilancio più realistici.
“L’idea che la Grecia possa raggiungere il suo obiettivo di rapporto deficit/PIL del 3,5% per dieci anni consecutivi – come richiesto dai suoi finanziatori – è inaccettabile. È qualcosa di irrealizzabile. Devono essere fissati obiettivi ragionevoli”.
Quanto alla partecipazione del FMI al programma, i rappresentanti del governo hanno sottolineato che “devono decidere, la palla è nelle mani di Washington”.
“La Grexit, per noi, non è mai stata un’opzione sul tavolo”, ha detto Dimitris Tzanakopoulos e infine, riguardo all’atteggiamento del governo italiano nei confronti dell’Eurogruppo, ha sottolineato che “è molto vicino alla Grecia nei negoziati di queste settimane”.
Newsroom ALTER EGO, APE-BE
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