La campagna pubblicitaria del paese presenta Afrodite come influencer per attirare gli spettatori per la nuova stagione appena iniziata. E mentre la bella e romantica Venere Botticelli potrebbe essere vista come la scelta ideale per un’impresa del genere, alla fine tutto va terribilmente storto.
E questo, perché si scopre che nel video pubblicitario, sebbene lo scopo sia quello di promuovere la bellezza dell’Italia, finisce per utilizzare filmati della vicina Slovenia.
Più in dettaglio, la campagna pubblicitaria intitolata “Open to Meraviglia” vede protagonista in un video una “influencer” digitale nelle sembianze di Venere, simbolo dell’arte italiana, come raffigurata nel dipinto “La Nascita di Venere” di Sandro Botticelli. Nel video vediamo la “nuova Venere digitale” vivere la vita quotidiana italiana davanti a pizza e vino, visitando attrazioni turistiche come il Colosseo e altri monumenti.
Tuttavia, il momento che ha suscitato la reazione più forte è stato il momento in cui un gruppo di giovani è stato visto sorridere davanti allo scenario assolato e sorseggiare del vino. Ma questa scena non è in Italia, ma in Slovenia. E soprattutto nella regione dello Tsotar vicino al confine italiano, anche le bottiglie sul tavolo sono etichettate come vino Tsotar.
Questo fatto ha suscitato molte critiche e recensioni negative, in una campagna pubblicitaria costata 9 milioni di euro. I social non hanno certo perso occasione per prendere in giro la situazione, così la pubblicità è diventata virale, per i motivi sbagliati.
Anche il famoso storico dell’arte Tommaso Montanari ha definito la campagna pubblicitaria “disgustosa” e un “volgare” spreco di denaro.
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