Paura per le restrizioni al diritto all’aborto dopo la svolta a destra in Italia

Ci sono già problemi in un’area dominata dalla fazione conservatrice di estrema destra

Chi otterrà la posizione più ambita nel nuovo governo italiano? È un cruciverba per un forte risolutore a cui è stato chiesto di rispondere al nuovo primo ministro del paese, Georgia Meloni, dopo aver esplorato le possibili soluzioni con i suoi alleati.

Il leader della Lega Matteo Salvini vuole il ministero dell’Interno, un posto che già conosce, ma il misero 8,8% dei voti del suo partito potrebbe non rivelarsi sufficiente per conquistargli il posto.

E mentre il presidente Sergio Mattarella dovrebbe ordinare alla Meloni di formare un governo, crescono i timori che il nuovo governo possa ritorcersi contro questioni come il divorzio e il diritto delle donne all’aborto, come è avvenuto per due anni nelle Marche.

In questa particolare area è difficile per qualsiasi ragazza ottenere una pillola abortiva. “A volte le donne sono costrette a trasferirsi in altre zone, a volte per abortire illegalmente, a volte per andare all’estero o addirittura per non abortire”, ha detto un ginecologo.

Politica e religione si sposano in altre zone dove ha prevalso la destra, come in Umbria. Ti fanno firmare carte per essere obiettori di coscienza”, ha detto una donna.

Oltre all’aborto, tuttavia, l’estrema destra italiana ha anche suscitato timori tra i membri della comunità LGBTI, che credono di essere presi di mira dalla Meloni, ardente sostenitrice dei valori della famiglia cristiana.

Benigna Rosiello

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