Regole più severe per gli immigrati


Il governo di Meloni ha implementato un inasprimento delle regole sull’immigrazione pochi giorni dopo aver dichiarato lo stato di emergenza nel Paese, con soddisfazione di Salvini.

Il governo italiano di Giorgia Meloni abolirà i permessi speciali di protezione umanitaria interna, che fino a poco tempo fa potevano essere concessi ad alcuni migranti. Si tratta di un permesso di soggiorno per persone che sono vittime di discriminazioni e persecuzioni nel loro paese di origine, ma che non soddisfano tutti i criteri per essere considerati rifugiati.

L’anno scorso l’Italia ha approvato 10.000 permessi per protezione umanitaria. Ora però, a causa dell’aumento degli arrivi di immigrati e profughi registrato nelle ultime settimane in Sicilia e Calabria, la coalizione conservatrice che governa il Paese ha deciso di eliminare questa possibilità.

Allo stesso tempo, come scrive la stampa italiana, è prevista una rigida limitazione anche dei permessi di soggiorno per motivi di salute. In altre parole, nel caso di immigrati con una malattia diagnosticata, che – anche formalmente – possono essere curati nel loro Paese, non potranno soggiornare in Italia.

Ma anche quando il permesso di soggiorno viene concesso per motivi medici, non può essere convertito in permesso di lavoro. Si tratta sicuramente di una nuova “linea dura”, che risponde innanzitutto alle richieste della Lega di Matteo Salvini.

Situazione di emergenza

Tutto questo a tre giorni dalla dichiarazione dello stato di emergenza per immigrazione e rifugiati, che consentirà al premier italiano di aumentare le deportazioni dei migranti irregolari e aumentare il numero dei centri di detenzione chiusi. Il governo romano nominerà addirittura un commissario straordinario come coordinatore, che dovrà promuovere tutte le iniziative del caso.

Tuttavia, sia la Chiesa cattolica che l’opposizione di centrosinistra hanno criticato seriamente i provvedimenti contestati. Hanno sottolineato la necessità di una strategia a lungo termine (basata anche sulla solidarietà) e non solo movimenti frammentari volti a impressionare i cittadini.

Theodoros Andreadis Syngellakis, Roma

Fonte: Deutsche Welle

Poldi Mazzi

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