Almeno 15 persone sono state uccise e centinaia ferite in un potente terremoto che sabato ha scosso la provincia costiera dell’Ecuador ed è stato avvertito nel nord del Perù.

Secondo l’US Geological Survey (Usgs), la scossa è stata di magnitudo 6,8 (6,7 secondo l’Euro-Mediterranean Seismological Center). L’epicentro è stato localizzato a una distanza di circa 10 chilometri dalla città di Balao, provincia di Gaya, e la profondità di messa a fuoco è stata stimata in 66 chilometri.

Il presidente dell’Ecuador, Guillermo Lasso, ha chiesto ai residenti di mantenere la calma e di assicurarsi che gli equipaggi siano stati mobilitati nelle aree colpite per fornire assistenza ai bisognosi. Allo stesso tempo, ha espresso il suo dolore per la perdita di vite umane e la sua solidarietà alle vittime del terremoto.

L’ufficio presidenziale dell’Ecuador ha dichiarato che 14 persone sono state uccise e più di 380 ferite, soprattutto nella provincia di El Oro. Almeno 44 case sono crollate, mentre altre 90 hanno subito gravi danni. Sono stati segnalati danni a circa 50 scuole e 30 centri sanitari, mentre le strade sono state chiuse a causa di frane. L’aeroporto di Santa Rosa ha subito danni limitati ma continua a funzionare.

Il Segretariato per la gestione dei disastri ha affermato in precedenza che la compagnia petrolifera statale Petroecuador stava sospendendo le operazioni ed evacuando molte delle sue strutture per precauzione.

“Siamo corsi tutti in strada… eravamo molto spaventati”, ha detto Ernesto Alvarado, un residente di Isla Punia, un’isola vicino all’epicentro dove sono crollate diverse case.

La scossa iniziale è stata seguita da due scosse di assestamento più deboli.

Nel nord del Perù, dove la scossa è stata particolarmente sentita, è stata segnalata la morte di un bambino. Nella città di Tumbes, vicino al confine con l’Ecuador, una bambina di 4 anni è rimasta gravemente ferita quando un mattone le ha colpito la testa, come riportato da Agence France-Presse.