Spedizioni di armi in Ucraina
L’Italia è rimasta dalla parte di Kiev sotto Meloni
Il premier Giorgia Meloni.
© Credito: IMAGO/ZUMA premere
Roma. Grazie alla decisione presa giovedì scorso, il governo italiano potrà fornire armi all’Ucraina almeno fino alla fine del 2023 senza dover chiedere l’approvazione parlamentare per ogni fase.
Leggi di più dopo l’annuncio
Leggi di più dopo l’annuncio
Meloni segna così una continuazione con il suo predecessore Mario Draghi, il cui governo ha emesso una decisione simile poco dopo l’incursione della Russia in Ucraina nel febbraio 2021, che dovrebbe concludersi alla fine di quest’anno. Secondo fonti Nato, l’Italia ha finora fornito all’Ucraina armi per un valore compreso tra 300 e 500 milioni di euro, tra cui artiglieria pesante, missili Stinger e veicoli corazzati leggeri.
Unità inaspettata
La decisione del governo – all’unanimità – è arrivata dopo che mercoledì i legislatori della coalizione di destra avevano votato all’unanimità una mozione parlamentare che richiedeva all’esecutivo di procedere con le consegne di armi.
Leggi di più dopo l’annuncio
Leggi di più dopo l’annuncio
L’unità in una coalizione di destra su questo tema non è necessariamente prevedibile: Meloni si è chiaramente schierato con Kiev e la NATO durante la campagna elettorale, ma i suoi due partner di coalizione, il leader della Lega Matteo Salvini e l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, hanno per anni, Il presidente russo Vladimir Putin è visto come un modello e mantiene anche relazioni amichevoli con Mosca.
Il governo di estrema destra è preoccupato
Due fan di Putin si battono da mesi per condannare l’invasione russa dell’Ucraina; le spedizioni di armi in Ucraina sono state la ragione principale della caduta del governo Draghi a luglio, in cui Salvini e Berlusconi hanno giocato un ruolo chiave.
A Washington ea Kiev, dopo la vittoria elettorale della coalizione di destra a Roma, l’Italia ha inizialmente temuto di staccarsi dallo stesso fronte sostenuto dall’Occidente per l’Ucraina. Il fatto che Salvini e Berlusconi abbiano ora ceduto lo dimostra chi ne è responsabile nel nuovo governo di ultradestra a Roma: Giorgia Meloni.
Più leggero del previsto
La prima donna premier italiana e capogruppo dei post-fascisti Fratelli d’Italia non solo sostiene l’alleanza atlantica, ma con il bilancio per il 2023 presentato una settimana fa ha anche indicato di non voler intraprendere una strada conflittuale neanche con Bruxelles , come accaduto a Bruxelles è temuto da alcuni.
Leggi di più dopo l’annuncio
Leggi di più dopo l’annuncio
Meloni deve anche vincere contro i suoi partner minori Salvini e Berlusconi sulla politica finanziaria, per evitare che il deficit vada completamente fuori controllo. Nel complesso, la Meloni e il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti dimostrano che i loro bilanci prudenti assicurano anche in questo ambito, almeno per ora, continuità con il predecessore Draghi.
“Appassionato di cibo. Appassionato di birra. Ninja di Internet. Praticante di musica. Appassionato guru di Twitter. Scrittore per tutta la vita. Baconaholic.”