Il Mar Ionio non è solo un complesso di Isole Ionie. Ci sono anche molti altri isolotti chiamati la linea sterile, i più famosi dei quali sono Meganisi e Scorpio, che in quanto a bellezza naturale i loro grandi “cugini” non possono invidiare.
Oltre alle sette principali, altre otto sono abitabili, comprese le tre che compongono le Isole Diapontie. Quello SchermoQuello Una spugna E Ericusa potrebbero anche presentarsi come l’ultimo paradiso incontaminato del paese. Tre piccole isole galleggiano pacificamente a nord-ovest di Corfù, nascondendo sulle loro coste appartate alcune delle migliori spiagge della Ionia.
Con una superficie di 10.000 kmq, il Schermo è la più grande delle tre e la prima area greca che i viaggiatori dall’Italia incontrano, essendo il punto più occidentale del paese. Pochi li conoscono e ancora meno sanno che questo è un paradiso turchese con un impressionante rilievo naturale e strane formazioni geologiche. Grazie a questa morfologia e alla fitta vegetazione, l’isola presenta spiagge di pizzo con acque turchesi e belle calette. Il piccolo insediamento con case in pietra, caratterizzato da infiniti paesaggi blu e un’importante rete di strade, attraverso la ricca flora, completa un regime… il sogno di un amante della natura.
La popolazione è di oltre 650 abitanti e il silenzio è quasi assordante. Ci sono due insediamenti abitabili, quello costiero chiamato Ammos e quello più montuoso, Xorio. L’isola era trafficata e movimentata, poiché le navi da e per il mare Adriatico si fermavano nel suo porto. Gli italiani le diedero il nome di “Fanos”, apparentemente perché vi era un faro importante per la navigazione.
Secondo la mitologia, Othoni è Ogigia, l’isola di Calipso, dove Ulisse si innamorò e trascorse 7 anni in cattività, prima di fuggire su una zattera verso l’isola dei Feaci, Corfù.
La maggior parte delle spiagge sono accessibili solo via mare o tramite sentiero. Questo vale anche per lui sabbia bianca a ovest, una delle spiagge più belle della Grecia. Spiaggia di sabbia fine e bianca e acqua turchese, sullo sfondo un masso verticale, sbalorditivo con il suo taglio affilato e liscio. Ci si arriva con una piccola barca dal porto di Ammos e si incontra anche l’imponente grotta di Calipso, lunga 100 metri (larga 10-15 me alta 20 m), dove si suppone che le ninfe di Omero custodissero Ulisse.
La seconda destinazione balneare più popolare dell’isola è Alga marina a nord, una baia di una bellezza unica, con alberi e cespugli che la sovrastano. Eccolo relitto della nave italiana “Sara”, che affondò nel 1925 in caso di maltempo mentre trasportava un carico di cemento a Patrasso. Il relitto si trova a 33 metri di profondità e la visibilità è buona.
Altre spiagge di Othonou sono Molos, Kamini, Kanoula, Kontoskes, Rogy e Xylosermi, tutte con acqua cristallina. C’è un grande interesse subacqueo per la fotografia subacquea, dovuto alla peculiare geomorfologia dei fondali e all’abbondanza di grotte.
L’isola è divisa in aree di Ano Panda e Kato Panda e puoi aggirarle. Riaprono i tradizionali sentieri realizzati e utilizzati dai primi residenti, grazie ai servizi delle autorità cittadine e alle iniziative private. Hanno allagato l’isola e hanno permesso a residenti e visitatori di attraversarlaimbattersi in rovine veneziane, chiese con antichi campanili in pietra, liotrivia (l’isola è quasi completamente ricoperta di ulivi) e frutteti con tutta la grazia di Dio.
A piedi puoi raggiungere quasi ogni quartiere e angolo dell’isola, respirare l’aria che offre nella sua forma più tonificante, chiamando tutti i sensi in pellegrinaggio verso paesaggi naturali.
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