WASHINGTON (Reuters) – La Federal Communications Commission (FCC) ha dichiarato martedì di aver respinto una petizione di ZTE Corp che chiedeva all’agenzia di riconsiderare la sua decisione di designare la compagnia cinese come una minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti contro le reti di comunicazione.
La FCC ha annunciato a giugno di aver formalmente designato Huawei Technologies Co e la cinese ZTE come minacce, una dichiarazione che impedisce alle società statunitensi di utilizzare 8,3 miliardi di dollari in fondi governativi per acquistare apparecchiature dalle società.
ZTE non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
La scorsa settimana, la FCC ha dichiarato che avrebbe esteso il periodo di tempo per rispondere alle petizioni di Huawei fino all’11 dicembre. 11 “per considerare in modo completo e adeguato il record schiacciante”.
Nel maggio 2019, il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che vieta alle società statunitensi di utilizzare apparecchiature di telecomunicazione prodotte da società che rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale e il governo ha aggiunto Huawei alla sua lista nera commerciale.
La FCC il 10 adotterà regole per aiutare i vettori a rimuovere e sostituire le apparecchiature delle aziende che pongono rischi per la sicurezza della rete.
Il presidente della FCC Ajit Pai ha dichiarato la scorsa settimana che la commissione affronterà due questioni di sicurezza nazionale non specificate entro il 1° dicembre. 10 incontri.
Ad aprile, la FCC ha rivelato la possibilità di chiudere le operazioni statunitensi di tre società di telecomunicazioni cinesi controllate dallo stato: China Telecom, China Unicom e Pacific Networks Corp e la sua controllata ComNet (USA).
L’autorizzazione di quasi 20 anni consente alle società di telecomunicazioni cinesi di fornire servizi di interconnessione per le chiamate telefoniche tra gli Stati Uniti e altri paesi.
La scorsa settimana, la FCC ha dichiarato che stava reclamando il codice del punto di segnalazione internazionale assegnato a China Telecom (America), affermando di aver determinato che “tre codici non sono più in uso”. China Telecom non ha commentato immediatamente.
Il mese scorso, la FCC ha chiesto al Dipartimento di Giustizia di valutare se le operazioni statunitensi di China Unicom rappresentassero un rischio per la sicurezza.
Nel maggio 2019, la FCC ha negato all’unanimità il diritto di un’altra società di telecomunicazioni statale cinese, China Mobile, di fornire servizi statunitensi, adducendo il timore che la Cina potesse utilizzare l’accordo per condurre attività di spionaggio contro il governo degli Stati Uniti.
Segnalazione di David Shepardson a Washington; A cura di Chris Reese e Matthew Lewis
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