La settimana si è conclusa in rialzo per i principali mercati azionari europei, bloccati in territorio rialzista per la seconda seduta consecutiva. Il nuovo aumento si basava sulle speranze degli investitori che la banca centrale modererà gli aumenti dei tassi di interesse.
Nella sessione di venerdì (3/3), lo Stoxx 600 paneuropeo è salito dello 0,92% a 464,26 chiudendo con un guadagno settimanale dell’1,4%, con il settore automobilistico in testa ai guadagni giornalieri del 3,6%. Di particolare rilievo è stato il settore minerario, che ha esteso il suo rally sulla scia della ripresa della domanda in Cina e ha chiuso la settimana migliore in quasi due anni. Il guadagno su 5 giorni dell’indice supera il 7%, nel suo rally più forte da maggio 2021.
In Germania il DAX di oggi ha registrato un “balzo” dell’1,64% a 15.578,39 punti, nel Regno Unito il FTSE 100 è salito leggermente dello 0,04% a 7.947,11 punti, in Francia il CAC 40 è salito dello 0,88% a 7.348,12 punti, in La Spagna IBEX 35 è salita dell’1,47% a 9.464,20 punti e in Italia il FTSE MIB è salito dell’1,56% a 27.825,08 punti.
In azioni individuali, la principale casa automobilistica tedesca Volkswagen è balzata del 10,6% in cima al DAX sulle sue forti prospettive per le vendite del 2023 poiché si aspetta che i problemi della catena di approvvigionamento si allentino.
In definitiva, il tasso di disoccupazione destagionalizzato nella zona euro si è stabilizzato al 6,7% a gennaio rispetto a dicembre 2022 ed è inferiore al 6,9% rispetto a un anno fa, secondo i dati Eurostat. Il tasso di disoccupazione dell’UE era del 6,1% a gennaio, anch’esso invariato rispetto a dicembre 2022 e in calo rispetto al 6,3% di gennaio 2022.
I prezzi alla produzione industriale dell’Eurozona sono diminuiti del 2,8% a gennaio rispetto al mese precedente, ha riferito Eurostat venerdì. La percentuale nell’Unione Europea è diminuita del 2,2% nello stesso periodo. Su base annua, l’inflazione all’ingrosso è stata del 15% nella zona euro e del 16,4% nell’UE.
Infine, i dati S&P Global PMI di oggi hanno mostrato che l’attività del settore privato nell’eurozona è rimasta su una traiettoria al rialzo per il secondo mese consecutivo. In particolare, il PMI combinato, che combina servizi e attività manifatturiere, “sale” a 52,0 a febbraio da 50,3 a gennaio, rimanendo sopra il livello di 50 che separa l’espansione dalla contrazione per il secondo mese consecutivo.
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