A Palermo è iniziata una massiccia indagine per frode assicurativa dopo che un uomo tunisino è morto per un infarto dopo che gli erano stati schiacciati gli arti e il suo corpo ritrovato per strada.
Palermitano (Italia) – La polizia italiana ha represso due bande criminali che hanno rotto gli arti di persone ai margini della società con il loro consenso e poi hanno raccolto centinaia di migliaia di euro dalle compagnie assicurative per falsi incidenti stradali. Il server di notizie della CNN ha riferito giovedì dell’azione della polizia di Palermo, in cui sono state arrestate 11 persone. L’indagine è iniziata lo scorso gennaio dopo che un uomo tunisino è morto per un infarto dopo che gli erano stati schiacciati gli arti e il suo corpo era stato ritrovato in una strada del capoluogo siciliano.
I criminali trovano vittime tra alcolisti, tossicodipendenti, persone con problemi psicologici e poveri nella Stazione Centrale di Palermo. Li hanno adescati con promesse di grosse somme di denaro ma alla fine hanno dato loro solo poche centinaia di euro. Si sono schiacciati gli arti con i pesi da 25 chilogrammi usati in palestra. Alcune vittime sono finite sulla sedia a rotelle o costrette a camminare con le stampelle per lunghi periodi.
“L’ho fatto per i miei figli, volevo una casa per loro. Mi avevano promesso 34.800 euro (890.000 CZK), ma alla fine ho avuto solo 500 euro (12.800 CZK)”, ha detto a La Repubblica la 27enne Francesca Calvarus quotidiano. “Non ho nemmeno urlato, mi hanno imbavagliato e bendato”, ha aggiunto. Una giovane madre sporge denuncia penale: afferma che i membri di una banda l’hanno minacciata e hanno cercato di ricattarla. La polizia indaga anche sullo stesso Calvarus.
Le compagnie di assicurazione possono pagare fino a 150.000 euro per una gamba e un braccio schiacciati, ha detto ad AP il capo della polizia di Palermo Rodolfo Ruperti. La polizia è ancora a conoscenza di circa sette dozzine di vittime che erano complici e vittime. Non è chiaro da quanti anni vada avanti questa frode assicurativa.
La polizia ha detto che le intercettazioni hanno colto le urla di persone con arti rotti nelle case o nei capannoni. Ha anche pubblicato conversazioni che dimostrano che la banda aveva dei complici in diversi ospedali di Palermo: uno dei sospettati ha detto agli altri che il giorno successivo sarebbe stata necessaria un’ambulanza e una sedia a rotelle.
Tra gli arrestati c’era un’infermiera di un ospedale locale che ha fornito ai criminali antidolorifici.
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