Torre pendente di Pisa in “ottime condizioni”

Quasi 850 anni dopo la sua fondazione, la Torre Pendente di Pisa è oggi leggermente più alta di quanto non sia stata per quasi due secoli. La prima pietra del Campanile di Pisa fu posta il 9 agosto 1173. Fu costruito come campanile indipendente per l’adiacente Duomo di Pisa e ci vollero due secoli per la sua costruzione, dal 1173 al 1372.

Non appena iniziò la costruzione nel XII secolo, la struttura iniziò a inclinarsi poiché il terreno soffice non era in grado di sostenerne il peso. Il pendio ha continuato a deteriorarsi durante la costruzione nel XIV secolo con una pendenza graduale di circa 2,5 gradi. In alcuni luoghi, il terreno sciolto è in realtà una benedizione sotto mentite spoglie. La torre è sopravvissuta a quattro grandi terremoti dalla sua costruzione grazie alla capacità di assorbimento degli urti delle sue fragili fondamenta.

La Torre Pendente di Pisa in Italia divenne famosa per la sua ripida inclinazione che sfidava la gravità.

Nel 1993 la torre medievale, uno dei quattro edifici che compongono il complesso della cattedrale su piazza dei Miracoli, iniziò a inclinarsi di circa 5,5 gradi, ovvero circa cinque metri di verticale. La sfida per fermare il tilt fu raccolta quell’anno dal Comitato Internazionale per la Conservazione della Torre, presieduto dall’on Michele Jamielkowskiprofessore di ingegneria presso il Politecnico di Torino, e presieduta dall’avv Giovanni Burlandprofessore di ingegneria all’Imperial College di Londra.

I membri di questo comitato si sono nuovamente incontrati in una conferenza tenutasi a Pisa nel mese di novembre, dove hanno esplorato le fasi che portano alla nuova stabilità della torre. Il raduno ha segnato l’850° anniversario da quando Donna Berta di Bernardo, nobildonna locale, fornì i fondi per avviare la torre.

Diversi tentativi furono fatti per riparare le piste, in particolare nel 1911 e nel 1938, ma il problema continuò ad aggravarsi. Nel 1990, l’inclinazione della Torre raggiunse i 5,5 gradi, portando il governo italiano a prendere la decisione di chiudere la Torre al pubblico e finanziare i lavori di restauro per salvarla dal crollo. La torre non ha riaperto fino al 2001.

Nonostante le previsioni disastrose di alcuni commentatori, il comitato ha deciso di attuare il piano ideato da Burland. Negli anni ’90, il terreno è stato pompato da sotto la Torre scavando una serie di tunnel lungo il lato nord per rimuovere una piccola quantità di terreno, provocando un leggero abbassamento del pendio. L’inclinazione della Torre è gradualmente diminuita di circa 1.900 secondi d’arco (poco più di mezzo grado) e si è inclinata fino all’inizio del XIX secolo. La riduzione si ottiene senza alcun intervento nella muratura stessa.

La torre è stata riaperta al pubblico nel dicembre 2001 e da allora il metodo ha funzionato, così bene, infatti, che l’Opera Primaziale Pisana ha riferito che la sua “salute è in ottime condizioni”, anche meglio di quanto previsto dal comitato Jamiolkowski. . Una valutazione del 2005 ha ritenuto la Torre sicura per i prossimi 300 anni.

La sua prima autocorrezione è stata registrata nel 2018. Alcuni funzionari italiani hanno ulteriormente approfondito questa stima ottimistica, sostenendo che un giorno la Torre potrebbe stare in piedi da sola.

Ora è considerato stabile e sicuro, ma rimane vulnerabile, soprattutto alle condizioni meteorologiche estreme e al riscaldamento globale. Le forti piogge a Pisa nel 2017 hanno fatto temere che la Torre potesse inclinarsi ulteriormente o addirittura crollare del tutto. Le basi ora sono più solide, ma presto saranno necessarie nuove operazioni di salvataggio.

Poldi Mazzi

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