L’Italia si rifiuta di far raggiungere le sue coste alle barche che trasportano migranti. Il loro salvatore disapprova i codici governativi | iRADIO

Venerdì, né l’Italia né Malta hanno aperto i loro porti alle imbarcazioni delle ONG spagnole che trasportavano migranti. I soccorritori dell’iniziativa Proactiva Open Arms non hanno rispettato il codice utilizzato dal governo italiano per determinare le condizioni per le attività delle organizzazioni umanitarie che aiutano i migranti nel Mediterraneo.




Roma/Valletta

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L’organizzazione no-profit tedesca Jugend Rettet salva i migranti dal Mar Mediterraneo al largo della costa libica. | Foto: Stefano Rellandini | Fonte: Reuters

Una nave spagnola è in attesa del permesso di sbarcare in acque internazionali, riferisce APA. Secondo i media italiani, non è ancora chiaro cosa accadrà alla nave.

I membri di Proactiva Open Arms (POA) hanno dichiarato di essere stati chiamati dalla Guardia Costiera italiana per soccorrere tre migranti dalla Libia. Avrebbero dovuto trasportarli a Malta, ma Malta non ha aperto i suoi porti e ha inviato gli spagnoli nell’isola italiana di Lampedusa. Tuttavia, anche l’Italia non ha consentito gli sbarchi perché l’organizzazione non ha accettato il codice di governo di Roma.

Vogliono esportare la crisi migratoria in Libia, la rivendicazione comune. Le navi italiane saranno respinte

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Il codice richiesto dal Ministero dell’Interno italiano per le attività delle organizzazioni non governative umanitarie nel salvataggio dei migranti nel Mar Mediterraneo è stato firmato solo dai rappresentanti di diverse organizzazioni alla fine di luglio.

A parte il POA, MSF non partecipa. L’organizzazione internazionale che ha vinto il premio Nobel per la pace ha dichiarato che non adotterà il codice a causa dei suoi principi umanitari di “indipendenza e neutralità”.

Il codice etico che ha 13 punti contiene una serie di requisiti. Ciò include, ad esempio, il divieto di ingresso delle navi di salvataggio nelle acque libiche o l’obbligo per queste navi di trasportare membri delle forze speciali di sicurezza per combattere il traffico di esseri umani.

Il ministro dell’Interno italiano Marco Minniti ha avvertito le organizzazioni non firmatarie che le loro navi non saranno ammesse nei porti italiani.

Quest’anno, secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), l’Italia ha accolto più di 93.500 profughi e lamenta da tempo la mancanza di assistenza da parte di altri Paesi dell’UE. Vuole che le navi con i profughi siano accolte nei porti di altri paesi europei. Quasi l’84% di tutti i migranti diretti in Europa è arrivato quest’anno nella penisola appenninica e quest’anno più di 2.360 non sono sopravvissuti al viaggio attraverso il Mediterraneo.

CTK

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Tonio Vecellio

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