Affascinante e affascinante
Nato nel pittoresco borgo lombardo di Abiategrasso, vicino a Milano, Francesco Giorgi, figlio di un maestro, non conosceva la povertà, ma nemmeno la ricchezza.
Giorgi è popolare ma allo stesso tempo invidiabile. Bello, brillante, affascinante.
“Per anni Francesco non ci ha preoccupato. Era un capitano, un marinaio, amava le macchine e la velocità, viveva intensamente e da giovane stava sveglio tutta la notte, ma quando i suoi amici svenivano era sempre impeccabile”. ha detto un amico a un quotidiano italiano.
Dai vecchi amici, Giorgi veniva descritto come un ossessionato dal cibo, che per prima cosa ogni mattina consultava la sua bilancia per controllarne il peso e lo specchio.
Si evolve in un giovane di buon cuore con le sue azioni volontarie, ma allo stesso tempo si muove con la strategia. Per quanto riguarda il suo rapporto con il denaro, i conoscenti direbbero ai giornali italiani che Francesco prendeva a prestito generosamente mentre voci volevano che comprasse una barca da un emiro per godersi il mare con la sua amata Eva e la loro figlia.
Suo padre, Luciano Giorgi, dopo la denuncia e l’arresto del figlio era in pessime condizioni psicologiche secondo il “Corriere De La Serra” perché Giorgi era il suo orgoglio.
Politico delinea lo scandalo del Qatar Gate.
«Una valigia di contanti. Cellulari e computer sequestrati. Arrestati alti politici. Le estese indagini della polizia sulle accuse di “organizzazione criminale”, corruzione e riciclaggio di denaro hanno scosso la “bolla” dell’UE e sollevato interrogativi sui fondamenti democratici del Parlamento europeo”.
“Maestro” Giorgi nella cricca del Qatar
L’italiano “La Repubblica” registra il ruolo centrale di Francesco Giorgi nello scandalo corruzione a Bruxelles, mentre si aprono fan di rivelazioni attraverso l’inchiesta Qatar Gate.
“I computer ei telefoni di Antonio Panzeri e del suo stretto collaboratore Francesco Giorgi hanno confermato al giudice belga quello che credevano: Giorgi era quello che dirigeva, forse su indicazioni di Panzeri, la voce più sensibile in Qatar e in Marocco.
“È lui che decide quali emendamenti devono essere presentati e quali no. È stato lui a dare le istruzioni per il voto».
Secondo i fascicoli presentati, il risultato delle azioni della coppia Eva Kailis è stato l’aumento della gerarchia dei partiti socialisti e democratici al Parlamento europeo.
Allo stesso tempo, la pubblicazione ha ricordato il caso di Eva Kaili che ha votato in un comitato di cui non era membro, ma si è trovata a votare, secondo le istruzioni del suo partner.
Cercano e fanno account in Brasile
Secondo la testata italiana, l’inchiesta si concentra anche sulla linea del denaro.
“E’ un dato di fatto che i conti della Ong ‘Fight Impunity’ vengono finanziati direttamente dal Qatar e poi utilizzati dai Pancheri per corrompere o trasportare persone a Bruxelles. Ma questa è solo un’ipotesi superficiale”.
I ricercatori stranieri sono sicuri che questa sia solo la punta dell’iceberg e dietro ci siano altri account nascosti all’estero.
“Non è un caso che le richieste inviate dal Belgio alla Procura di Milano non solo per perquisire i conti correnti della banda, ma anche per cercare informazioni e documenti presso istituti bancari extraeuropei, in particolare da Lift Bank in Brasile”.
Un capitolo a parte contiene i regali ricevuti con i clic, con elenchi che includono orologi di lusso, case in montagna e viaggi.
“Esperto del cibo. Specialista della cultura pop. Fanatico della birra. Introverso. Incline agli attacchi di apatia. Appassionato del web certificato.”