La linea del governo Meloni, però, è che non tutti gli immigrati e rifugiati sulle barche delle Ong debbano poter sbarcare, ma solo quelli con problemi di salute, minori e donne.
Questo pomeriggio la nave Geo Barents, di Medici Senza Frontiere, è entrata nel porto di Catania in Sicilia. Trasporta 572 migranti e rifugiati soccorsi nel Mediterraneo centrale.
Il capo missione di MSF, Matias Jill, ha affermato che “dopo essere stati in mare ed essere stati imprigionati in un centro di detenzione disumano in Libia, tutti coloro che sono stati soccorsi a Geo Barents hanno il diritto di sbarcare”. Nel frattempo, al largo del porto di Catania ci sono altre due navi, la Rise Above e la Ocean Viking, anch’esse impegnate in operazioni di salvataggio da relitti.
#GeoBarentimmagina dei #migrante a bordo della nave atraccata al porto di #Catania pic.twitter.com/Pdp0DERNGs
— AGTW (@AGTW_it) 6 novembre 2022
La linea del governo Meloni, però, è che non tutti gli immigrati e rifugiati sulle barche delle Ong debbano poter sbarcare, ma solo quelli con problemi di salute, minori e donne.
Questa nuova tattica è stata applicata anche a quelli a bordo dell’Humanity 1 arrivato ieri sera nel porto di Catania. Infine, 145 persone sono state autorizzate a sbarcare mentre a 34 persone è stato vietato di lasciare la nave.
Le autorità italiane, secondo la stampa, si apprestano a chiedere a Humanity 1 di lasciare il porto. Ma il governatore ha detto che non lo farà, perché il punto di riferimento è il diritto internazionale e le sue regole.
Fonte: RES-EMP
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