foto di AP/Salvatore Laporta
Le ricerche sotto il fango e le macerie nell’isola di Ischia, nella Bassa Italia, colpita sabato da disastrose alluvioni e smottamenti, hanno purtroppo rivelato nuove vittime, oltre all’uomo di 31 anni trovato ieri.
Ora sono morte cinque persone, inclusi neonati, donne di circa 5-6 anni e ragazze adolescenti di circa 16 anni. La morte ha trovato il ragazzo nel sonno, quando è stato trovato sotto il materasso del letto in una casa colpita da una frana. Altre otto persone risultano ancora disperse.
I soccorritori hanno trovato una quinta vittima nella zona di via Tselario, la più colpita dall’alluvione a Casamicola. Altre due vittime sono state identificate nella stessa zona, ma non sono riuscite a uscire dal fango. I cani coinvolti nelle indagini potrebbero aver trovato anche un’ottava vittima, la cui posizione è ormai nota ai soccorritori.
È stata soccorsa una famiglia di tre persone che da ieri mattina era intrappolata nella loro casa nella zona di Tselario. I tre, tra cui una donna di 90 anni che non era in grado di camminare, e un altro uomo anziano sono stati avvicinati domenica pomeriggio dai soccorritori. Tutti e tre, che non risultano tra i dispersi, godono attualmente di buona salute.
Situazione di emergenza
Intanto il gabinetto si è riunito oggi e, su proposta del ministro della Protezione civile, ha deciso di dichiarare nelle zone colpite lo stato di emergenza della durata di un anno e di destinare i primi due milioni di euro per assistere le persone colpite. . Questa sarà la prima distribuzione degli aiuti, “ne seguiranno altre non appena avremo una rilevazione dei danni e delle urgenze”, ha spiegato il ministro incaricato.
Durante l’incontro, il primo ministro georgiano Meloni ha espresso ancora una volta il suo sostegno alle persone colpite, affermando che la priorità ora è lasciare che i soccorritori e i volontari lavorino senza essere interrotti o ostacolati nel loro lavoro. Non appena le condizioni lo permetteranno, il primo ministro visiterà l’isola.
Erano 167 i profughi, secondo quanto riferito dal prefetto di Napoli Claudio Paloba, al termine di una riunione del Centro di coordinamento dei soccorsi tenutasi in Prefettura per valutare la situazione a Casamicola.
Sul monte Epomaeo, alle spalle dell’insediamento insulare, sono iniziate le frane, come accaduto nel novembre 2009, che hanno sollevato massi e detriti provocando il crollo di almeno 10 edifici.
La tempesta, che è arrivata dopo giorni di piogge torrenziali in gran parte d’Italia, è stata segnalata come la peggiore che abbia colpito l’isola di Ischia nel Golfo di Napoli in 20 anni, con 126 mm di pioggia in sei ore.
Casamicola, nota per le sue sorgenti termali naturali e frequentata da turisti italiani e stranieri, ospita più di 2.000 persone e si trova in una zona dell’isola molto soggetta a frane e attività sismica. Settantadue frane sono state registrate nella regione tra il 2018 e il 2021.
Il numero di case e altre strutture costruite illegalmente – stimato in 28.000 in tutta l’isola – è stato accusato di aver aggravato i danni.
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