Era chiaro che Giorgia Meloni avrebbe avuto poco tempo per abituarsi al suo lavoro quando la sede del partito post-fascista Fratelli d’Italia (FdI) festeggiava ancora la vittoria alle elezioni parlamentari. Perché il nuovo governo di Roma, guidato da Meloni, non solo deve emanare una serie di decreti che diano accesso al Paese a miliardi di aiuti al programma Ue per la ricostruzione, ma deve anche far firmare e sigillare entro fine anno una nuova legge di bilancio l’anno. anno.
A quasi due mesi dalle elezioni parlamentari italiane di fine settembre, Meloni ha raggiunto il suo primo importante traguardo. Martedì scorso il governo di Roma ha approvato il suo primo piano di bilancio, che si concentra sul contenimento dei costi energetici e prevede tagli fiscali per dipendenti e lavoratori autonomi a partire dal prossimo anno. Il progetto di bilancio passa ora al Parlamento, che deve poi adottarlo.
Il governo di Roma era principalmente interessato a prevenire una recessione nei primi mesi del prossimo anno e le sue possibili conseguenze sociali. Nell’ambito del pacchetto di aiuti da 35 miliardi di euro, oltre 21 miliardi di euro saranno utilizzati per aiutare le imprese e le famiglie a pagare le bollette dell’elettricità e del gas attraverso agevolazioni fiscali e pagamenti diretti.
Inoltre, il governo prevede di ridurre i costi non salariali del lavoro per i dipendenti, che costeranno alle casse dello Stato circa cinque miliardi di euro. In tal modo, spera di sostenere i lavoratori in questo momento difficile a causa della diminuzione del potere d’acquisto. Sono inoltre previste agevolazioni fiscali per le aziende che impiegano personale di età inferiore ai 36 anni.
Tuttavia, è già chiaro che il disavanzo di bilancio dell’Italia salirà al 4,5% del prodotto interno lordo (PIL) nel prossimo anno a causa di costose misure finanziate dal debito e al 60%. A settembre, il governo prevedeva ancora un deficit del 3,4%. Le norme sul debito dell’UE consentono un disavanzo non superiore al tre per cento del PIL. Le ultime previsioni suggeriscono che l’economia italiana subirà un forte indebolimento nel 2024 a causa dell’elevata inflazione, con un prodotto interno lordo in crescita solo dello 0,6 per cento. Secondo le prime stime, nell’anno in corso ci sarà ancora un aumento del 3,7 per cento.
I soldi dei cittadini sono stati cancellati
Una delle novità del bilancio è l’eliminazione graduale dei benefici ai cittadini introdotta dal Movimento Cinque Stelle populista di sinistra nel 2019, una delle richieste chiave della Meloni e dei suoi partner di coalizione nell’ultima campagna elettorale. Entro il 2023 gli italiani abili al lavoro e fino all’età di 59 anni possono percepire solo un reddito minimo fino a otto mesi, dal 2024 sarà completamente abolito. Inoltre, coloro che rifiutano un’offerta di lavoro che il governo ritiene “adeguata” perdono il diritto ai benefici di cittadinanza.
In Austria è prevista anche un’imposta speciale sugli utili delle società energetiche che beneficiano dell’aumento dei prezzi del petrolio e del gas come ulteriore finanziamento aggiuntivo. L’imposta sulle donazioni casuali, che con un’aliquota fiscale del 35 per cento appena sopra il minimo del 33 per cento stabilito dalla Commissione Ue, dovrebbe far affondare tre miliardi di euro nelle casse dello Stato. Anche le tasse sul tabacco saranno aumentate. I sussidi al prezzo della benzina saranno ridotti dal 1° dicembre, il che significa che è probabile che il prezzo della benzina in Italia aumenti di nuovo.
Con l’estensione dell’aliquota unica del 15 per cento per i lavoratori autonomi a 85.000 euro annui, la Meloni manterrà anche un’altra importante promessa elettorale. In precedenza, il limite massimo era di 65.000 euro. L’introduzione di una tassa sulla plastica e di una “tassa sullo zucchero” sulle bevande analcoliche, prevista per l’inizio del 2023, è stata rinviata.
La Meloni, presidente del Consiglio da ottobre, ha definito “audace” la sua bozza di bilancio. L’attenzione è rivolta alle famiglie a basso reddito. Le misure contenute nella bozza di bilancio “promuoveranno la crescita e sosterranno famiglie e imprese”, ha detto il capo del governo, che può contare su un’ampia maggioranza in parlamento. L’opposizione, invece, ha criticato il progetto di bilancio definendolo “disumano” e una “guerra ai poveri”. Enrico Letta, capogruppo del Pd socialdemocratico, ha annunciato una massiccia manifestazione di piazza il 17 dicembre. (rs/cosa)
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