Meloni ha superato le tensioni con la Francia sull’immigrazione

Il primo ministro italiano non ha fornito un porto sicuro per la nave con 234 immigrati e rifugiati, che è sbarcata a Tolone. Parigi ha annunciato che il governo di Roma stava violando i suoi obblighi, annunciando che avrebbe bloccato 3.000 traslochi dall’Italia.

Continua il confronto dell’Italia con Francia e Germania, su immigrazione e rifugiati. Parigi ha definito inaccettabile la posizione del governo Meloni, che non ha fornito un porto sicuro per la nave “Ocean Viking”, con i suoi 234 migranti e rifugiati. Alla fine il suo salvatore sbarcò a Tolone ei francesi spiegarono che il governo romano non aveva adempiuto ai propri obblighi.

È chiaro che la nuova alleanza ultraconservatrice, guidata dal presidente del Consiglio italiano, almeno per ora, non sta cercando di tirarsi indietro. Molti commentatori, infatti, ritengono che in realtà a muovere i fili ancora una volta sia Matteo Salvini, che subentra alla carica di ministro delle Infrastrutture e controlla la Guardia Costiera del Paese.

Nel frattempo, sabato, in una dichiarazione congiunta, i ministri dell’Interno di Italia, Malta, Grecia e Cipro hanno sostanzialmente chiesto l’adozione di un quadro europeo più rigoroso per quanto riguarda le navi delle ONG nel Mediterraneo. Allo stesso tempo, hanno sottolineato che i paesi di arrivo dei migranti che seguono la rotta marittima non possono sopportare da soli il peso di questo fenomeno.

Ma da un lato, la Francia ha affermato (soprattutto all’Italia) che quanto era stato concordato non poteva essere modificato secondo l’identità politica di ciascun governo. E d’altra parte Berlino, tramite l’ambasciatore tedesco in Italia, ha risposto che “le Ong salvano vite dove non c’è l’aiuto di vari Paesi” e quindi “si meritano di essere grate”.

Molti si chiedono se sia possibile ridurre la tensione e continuare il dialogo. Oggi l’intera questione dovrebbe essere il principale argomento di discussione nella riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione, mentre domani, a Bali, Meloni potrà avere un confronto approfondito con il presidente francese Macron. Nel frattempo, però, la corda continuava ad essere tesa: dalla parte francese si è appreso che Parigi avrebbe bloccato il trasferimento concordato di 3.000 migranti dall’Italia.

E il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, nella sua dichiarazione alla televisione Rai, non ha esitato a chiamare “taxi marittimi” le navi delle Ong, che “si consultavano con i mercanti di schiavi – come ha detto anche Frontex – caricavano immigrati e profughi” . L’Italia insiste sul fatto che “solo quest’anno, 90.297 persone soccorse sono sbarcate sulle sue coste” mentre “sono avvenuti solo 117 ricollocamenti”.

Il noto analista, infine, ricorda che le navi delle ONG trasportavano solo il 12% della “disperazione del mare” arrivata sulle coste italiane e che tutto indica che questo nuovo conflitto viene utilizzato da Meloni e dai suoi alleati per soddisfare i più fan estremi. il loro.

Poldi Mazzi

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