Con la strategia come fattore decisivo, la Toyota vinse la 6 Ore di Monza, mentre la Ferrari arrivò seconda, con la Peugeot sul podio per la prima volta, un anno dopo il suo debutto.
La numero 7 è partita bene e non si è per nulla messa in pericolo, tranne forse nelle ultime ore di gara, quando potenza e gomme erano al limite per un pit-stop. Con Kobayashi in testa e costretto a cambiare le gomme un’ultima volta, anche la Ferrari #50 si è fermata per cambiare le gomme, ma non è riuscita a sostituirle. Alla fine la scelta giusta è stata nelle mani del Giappone, con Kobayashi in testa alla bandiera a scacchi e Antonio Fuoco che lo seguiva a ruota, secondo.
La Peugeot #93 ha corso una bella gara, evitando ogni intoppo e mostrando un ottimo passo. La Francia ha così conquistato il primo podio dal debutto nel WEC dello scorso anno, sulla stessa pista. Jensen ha condotto la gara anche dopo la Safety Car seguita dall’uscita dell’Aston Martin all’inizio della gara.
La Toyota #8 ha subito una pessima ripresa in gara dopo che il contatto di Buemi con la Ferrari #51 al primo giro gli è valso una penalità stop-n-go di 10 secondi. Quindi era molto indietro, ma con la giusta scelta degli incarichi, ha strappato il quarto posto alla Ferrari nell’ultimo quarto. L’italiano ha concluso sesto nella sua seconda gara, dopo aver perso molto tempo dopo aver lottato con la Toyota. Giovinazzi ha superato la Penske Porsche n. 5 nell’ultimo giro, ma lo ha fatto attraversando il rettilineo di arrivo e perdendo la sua posizione.
Quinta e settima sono state le Penske Porsche n. 5 e n. 6, che hanno avuto problemi di velocità massima per gran parte della gara, ma sono riuscite a stare davanti a Glickenhaus, che ha concluso ottavo. Nono è stato completato da JOTA su una Porsche 963. Cadillac non ha ottenuto i risultati attesi e avrebbe potuto finire nono con la #2 e Alex Lynn.
La gara di Peugeot, Floyd Vanwall e Proton #94 si è conclusa bene a causa di problemi. La #94 ha avuto nuovamente problemi alla trasmissione, mentre la Porsche 963 di Proton ha avuto problemi con l’elettronica.
Nella LMP2, il WRT ha vissuto un disastro poiché il numero 31 è uscito dalla pole position a causa di un guasto al motore. Così, JOTA e Pietro Fittipaldi hanno vinto, lasciando Alpine e WRT a salvare le cose con le loro altre auto da corsa.
Nella GTE Am, Corvette Racing si è assicurata il titolo con una vittoria a Monza, dimostrandosi ancora una volta la squadra più costante e ora degna campione a due gare dalla fine della stagione.
La prossima gara del Campionato Mondiale Endurance è la 6 Ore del Fuji, dopo la pausa estiva, dall’8 al 10 settembre.
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