Bolzano – L’organizzazione per i diritti umani “Safeguard Defenders” con sede a Madrid afferma di aver trovato prove che la Cina ha stazioni di polizia non ufficiali in tutta Europa che monitorano e molestano gli emigranti cinesi e, in singoli casi, li “rimandano” in Cina. In alcuni casi si dice che si nascondono dietro “uffici esteri/centri servizi”. L’ONG ha nominato le prime città a settembre e ora vuole scoprire ulteriori casi: undici in totale in Italia, tra cui Venezia, Prato vicino a Firenze e anche in Alto Adige. Il governo di Pechino ha smentito la notizia.

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen è intervenuta in un’intervista pubblicata sul sito del quotidiano milanese “Corriere della Sera” sulla questione delle questure cinesi. “Sono molto preoccupato per le segnalazioni di stazioni di polizia cinesi sotto copertura nel territorio dell’UE. La Commissione europea condanna qualsiasi interferenza nel territorio sovrano degli Stati membri dell’UE”, ha affermato von der Leyen.

“Se questo rapporto diventa realtà, non possiamo accettare che un Paese terzo eserciti alcuna forma di giurisdizione extraterritoriale sul territorio di quei Paesi senza il consenso degli Stati membri dell’Ue”, ha aggiunto von der Leyen, annunciando di essere l’Ue. il commissario agli Interni Ylva Johansson a portare il dossier al prossimo incontro europeo dei ministri dell’Interno.

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