Tornano le allergie primaverili: Sintomi – Come proteggersi

È probabile che molte persone sperimentino una reazione allergica almeno una volta nella vita. Di solito c’è una predisposizione ereditaria, ma nella maggior parte dei casi divampano in primavera. Le allergie possono comparire per la prima volta sia in tenera età che in età avanzata. Il meccanismo allergico è unico nel suo genere e può interessare tutti i sistemi del corpo: pelle, occhi, vie respiratorie superiori o inferiori, ecc.

Le cause più comuni e i principali sintomi

Tutte queste sostanze che hanno il potenziale di provocare una reazione allergica sono chiamate allergeni. I principali sono: polline di fiori, peli di animali, polvere domestica, alcuni alimenti e medicinali. Inoltre, gravi allergie possono causare punture di insetti (vespe, ecc.).

Che è “responsabile” delle allergie primaverili

Il principale colpevole del loro verificarsi è il polline di alberi in fiore, fiori ed erbe, che in primavera circolano costantemente nell’atmosfera.

Gli allergeni che “infiammano” le allergie sono:

  • Polline di oliva,
  • polline di piante elxine, noto anche come basilico selvatico, parthenuli, pernice ecc.
  • polline di cereali selvatici (erba)
  • fungo, che si riproduce a causa dell’aumento della vegetazione, dell’umidità e della temperatura
  • un aumento degli acari della polvere domestica, che si riproducono anche a causa di un forte aumento di umidità e temperatura.

I sintomi di base di una reazione allergica includono:

  • prurito
  • edema
  • ipersecrezione di muco
  • eruzione cutanea
  • iperemia
  • tosse

Principali malattie allergiche

Gli organi umani sono molto colpiti e i sintomi causati sono:

  • Congiuntivite allergica. Si manifesta con iperemia oculare, lacrimazione e prurito.
  • Dermatite atopica o eczema. Si verifica quando un allergene viene a contatto con la pelle. Questa dermatite è caratterizzata da prurito, arrossamento e desquamazione della pelle.
  • Orticaria. È caratterizzato da prurito e vesciche rosse. Questa è una reazione allergica causata principalmente da droghe, infezioni e cibo. Gli alimenti che più spesso provocano una reazione simile sono: crostacei, uova, latte vaccino, noci, grano, ecc.
  • Asma. I sintomi principali sono: pesantezza al petto, tosse, respiro sibilante, mancanza di respiro.

Come vengono diagnosticate le allergie?

Spesso la sintomatologia è così caratteristica che non è necessaria alcuna conferma che si tratti di una reazione allergica. Tuttavia, ci sono casi con sintomi atipici, per il cui trattamento è importante la prova della predisposizione allergica. I principali metodi diagnostici sono:

  1. Test cutanei allergici (pricktest). Questo è il metodo più utilizzato. La pelle viene raschiata (di solito sulla superficie interna dell’avambraccio) e quindi viene iniettata una goccia dell’allergene. L’esistenza di una reazione (irritazione-edema-prurito) dimostra l’esistenza di una predisposizione allergica a determinate sostanze.
  2. Esame del sangue (rast). Questo è un esame del sangue, più costoso del precedente, con un risultato indiretto. Viene utilizzato principalmente nei casi in cui non è possibile effettuare un test cutaneo.
  3. Misurazione delle IgE totali (immunoglobulina E). Sembra essere aumentato nelle persone con predisposizione alle allergie. L’asma bronchiale in particolare può essere diagnosticato mediante spirometria, che viene eseguita e poi ripetuta dopo la somministrazione al soggetto di inalazione di salbutamolo o AEROLIN.

Prevenzione e cura. Istruzione, anche un mese prima

La prevenzione consiste principalmente nell’evitare l’allergene se noto. Inoltre, stai lontano dal lavoro o da casa, se risulta essere la causa di frequenti e gravi attacchi di allergia. Alcuni sperimentano costantemente sintomi di rinite allergica o asma bronchiale (rinite allergica stagionale e asma allergica stagionale) ogni primavera dell’anno.

In questo caso dobbiamo iniziare il trattamento adeguato circa un mese prima dell’inizio della primavera. Pertanto, marzo è considerato il momento ideale per applicare la medicina preventiva. Il trattamento dipende principalmente dalla gravità dei sintomi.

  • I farmaci antiallergici di prima scelta sono gli antistaminici e il cortisone, che possono essere somministrati per via sistemica (pillole, forme iniettabili) o topica (es. pomate, gocce per applicazione nasale o oculare, spray per inalazione, ecc.). Vengono inoltre somministrati decongestionanti (ad esempio per la congestione nasale).
  • Un’altra classe di farmaci sono gli antileucotrieni usati nell’asma bronchiale. Nelle reazioni allergiche gravi, il farmaco che deve essere somministrato immediatamente è l’adrenalina.
  • Immunoterapia o “vaccini contro l’allergia”, il cui obiettivo è modificare la reazione del sistema immunitario in modo che non percepisca più un allergene come una minaccia. Esiste l’immunoterapia classica sotto forma di iniezioni sottocutanee, mentre negli ultimi anni è stata implementata una nuova forma di immunoterapia in cui pillole orali o gocce vengono somministrate per via sublinguale.
  • Infine, per quanto riguarda l’asma bronchiale, va segnalato l’utilizzo di nuovi farmaci innovativi (agenti biologici) sotto forma di iniezioni sottocutanee, somministrati a pazienti con asma bronchiale allergico grave ed elevati valori di immunoglobuline E o di eosinofili.

Fonte: eleftherostypos

le notizie di oggi

Poldi Mazzi

"Appassionato di televisione. Evangelista di alcol per tutta la vita. Esperto di musica certificato. Scrittore impenitente. Specialista di Internet orgoglioso. Fan estremo di Twitter."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *